sabato 8 marzo 2025

Il vizio del lupo


 

Chi è il lupo, alla fine è uno come te che mi stai leggendo, diverso da te che mi stai leggendo, è un uomo, un quarantenne, che lavora in un'azienda ed è bravo nel suo lavoro, gli piacciono le donne, il buon vino  e i wargame con le miniature, la sua vera passione per la quale frequenta una ludoteca il giovedì sera.

La sua vita non è completa, ma se la fa bastare, spesso si diverte e sa come trovare momenti di piccola felicità nel suo quotidiano.

Poi accade una cosa, una svolta nel suo destino, un evento imprevisto, diventa il potenziale autore di omicidio, viene coinvolto in un'indagine a causa di un indizio trovato sul luogo del ritrovamento del cadavere di un uomo.

Quell'indizio conduce sicuramente a lui.

Inizia in questo modo il primo romanzo di Gianluca Gualducci, Il vizio del lupo edito da PIEMME un giallo? Sicuramente perché del giallo ha tutti gli ingredienti, omicidio, indagine, risoluzione.

Un nero? Forse, perché Gualducci ha lavorato sui personaggi, tutti sfaccettati e bene caratterizzati, tutti tormentati dai loro demoni, e come tutti i neri ha un risvolto sociale, quasi impercettibile, nel quale si intuisce la precarietà socio economica dei giorni nostri, che porta l'individuo più fragile a cercare scorciatoie nel tentativo di salvarsi la vita o di preservare il benessere perduto.

Il protagonista assoluto è lui, il Lupo, Gianluca Mannari, e ti conquisterà con le sue contraddizioni, con la spasmodica e nevrotica ricerca di una verità, con i suoi errori e le sue cadute di stile, con la sua auto veloce e i suoi rapporti con le donne.

Un prodotto fresco, originale, televisivo, probabilmente seriale.

Ho avuto il piacere di presentare il suo romanzo al Gran Reno e non mi resta che farti il mio in bocca al lupo, Gianluca, benvenuto nel fantasmagorico mondo dell'editoria di genere italiana.

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