Ho visto Dune parte due.
Mi è piaciuto.
Una premessa, per me Dune è un pezzo di vita, un pezzo di giovinezza, con i miei amici di quel periodo fuori da ogni rotta che si chiama giovinezza, ci divertivamo a chiamarci con i nomi dei diversi protagonisti della saga.
Dune, che per chi non lo sapesse, si compone di sei romanzi del grande esperto di deserti Frank Herbert, non è solo fantascienza ma filosofia di vita, insegnamento alla sopravvivenza e in un certo senso è preveggenza pura.
Recentemente ne sono usciti altri due scritti dal figlio che non ho ancora letto.
Il rispetto per l'acqua e per il suo spreco lo impari dal popolo Fremen e forse un giorno tornerà utile anche sulla terra se è vero che stiamo andando verso una desertificazione, ma quello è un problema che non mi riguarderà.
Per amare la saga cinematografica di Dune un poco è necessario conoscerla e il giovane regista la conosce bene, è talmente rispettoso del romanzo che sembra quasi un mio coetaneo, dentro Dune c'è tanta tragedia, e tanta mitologia, ci sono i grandi vermi del deserto, il senso dell'onore, l'amore e l'ineluttabilità del destino.
Se ce la fate ancora a guardare un film che dura più di due ore potete vederlo su Sky.