La zona d'interesse è un film faticoso, ma necessario, come solo i grandi film riescono a essere.
Narra della vita del comandante Rudolf Hoss e della sua famiglia.
Rudolf Hoss fu davvero il responsabile del campo di sterminio di
Auschwitz, colui che riuscì a renderlo molto efficiente migliorando le tecniche di sterminio di massa e diventando un modello da imitare per gli altri campi di sterminio dell'epoca.
Il film è un capolavoro di realismo e ha la peculiarità di trasmettere l'orrore attraverso i suoni che arrivano alle orecchie della famiglia di Hoss che continua a condurre un'esistenza apparentemente agiata e serena nonostante l'orrore dietro le mura a poche decine di metri dalla loro casa con piscina.
Ciò che arriva allo spettatore è l'orrore puro e sembra di sentire anche l'odore acre della cenere dei forni crematori mentre la famiglia tedesca vive serenamente.
Hoss è un professionista della morte e svolge il suo incarico con passione ed entusiasmo, orgoglio di sua moglie e dell'intera famiglia.
Il film oltre a fornire uno spaccato di realtà incontrovertibile ricorda a tutti noi ciò che un essere umano apparentemente normale può compiere con la massima leggerezza se inserito all'interno di un meccanismo perverso e complice.
Forse questo è uno dei film più lucidi e significativi per illustrare l'orrore nazista.
Ultima nota, noi non siamo comandanti di campi di sterminio, e non siamo fabbricanti di morte, ma però assistiamo quotidianamente all'orrore mondiale e ai genocidi legalizzati e continuiamo a condurre le nostre vite contenti di essere dalla parte giusta del muro.
Come cantava De André, siamo tutti coinvolti.
Su Sky.
Nessun commento:
Posta un commento