mercoledì 2 aprile 2025

Totenfrau ... la signora dei morti


 

Mi sono divertito molto a rivedere la prima stagione, che nel frattempo avevo dimenticato e guardare la seconda, in tutto dodici episodi intensi, violenti, dinamici, improbabili che però ti spingono a divorare l'intera serie senza fermarti, infatti ho visto le dodici puntate tutte di seguito.

La protagonista di questa serie austro tedesca è appunto una simpatica necrofora con un passato oscuro e un presente doloroso per l'omicidio del giovane marito poliziotto.

Ciò che accade dopo mi ha ricordato in parte Dexter, la stessa leggera sensazione di complicità con la vendicatrice di turno, che speri non venga mai arrestata mentre uno dopo l'altro elimina alcuni uomini decisamente orribili.

Credo ci sia spazio per una terza serie.

Io mi sono divertito, come tutte le serie che raccontano di pompe funebri da six feet under in poi.

su Netflix.

domenica 30 marzo 2025

the residence


 

Molto curata questa serie con otto puntate di puro mistery, brillante, divertente, ottimo cast, avviene un omicidio all'interno di una White House dove si è appena avvicendato un presidente e la nuova gestione non sta andando benissimo, e qualcosa di vero c'è anche se non ce ne siamo ancora accorti.

Durante un pranzo di gala con ospiti australiani, muore lo chef house interpretato dal bravissimo Giancarlo Esposito, cattivissimo e indimenticabile in Breaking Bad.

La protagonista è la bravissima Uzo Aduba, la migliore detective del mondo e amante del Birdwatching.  

La commedia si svolge tutta all'interno della Casa più bianca del mondo e la sceneggiatura, i dialoghi, sono strepitosi.

Una pecca, alla terza puntata mi sono stancato di guardarla, otto puntate mi sembravano davvero troppe e ho mollato.

Ma a chi piace il genere, consigliatissima.

Su Netflix.


venerdì 28 marzo 2025

Storia della mia famiglia


 

Sei puntate all'interno di una famiglia disfunzionale italiana dove collaborano alla gestione di due minori rimasti orfani di padre, diverse figure, la nonna paterna due amici del defunto e il fratello.

Dall'altra parte la madre separata ha problemi psichici e vive all'estero.

Questa la trama, ma intrigante e originale la sceneggiatura, bravissimi tutti a partire da Scarpetta nella parte del defunto, bravissima la Scalera, in grado di dare il massimo in ogni ruolo e straordinariamente bravi anche i bambini che solitamente in Italia non sono sempre attori ricordabili.

Commovente, comica, intelligente.

L'amore non necessariamente segue i legami di sangue e la famiglia anche se non tradizionale può essere più potente di qualsiasi famiglia tradizionale,

Su Netflix

mercoledì 26 marzo 2025

Un pomeriggio al Baraccano


 


Giunto a questo punto i giochi sono fatti.

Quando pubblichi da quindici anni conosci più o meno le regole del gioco e se ti muovi da casa è soprattutto per passione, quella sana curiosità che ti spinge ancora a raccontarti e a conoscere gente.

Bella iniziativa quella del Baraccano, bellissima la sala che potete ammirare in fotografia, bravo il docente Stefano Scioli, brava la lettrice attrice Raffaella Pirozzi.

Pubblico contenuto ma curioso e attento.

Abbiamo chiacchierato sui miei scritti, quindici anni di passione.

Ho coccolato il mio ego e mi sono divertito a raccontarmi.

Alla fine  ... amici miei, la vita è tutta racchiusa nelle piccole gioie quotidiane, e quindi grazie al Quartiere Santo Stefano e agli amici che mi sono venuti a trovare.

lunedì 24 marzo 2025

Imma Tataranni quarta stagione


 


Certi sacrifici si fanno per amore e soprattutto per questo motivo ho guardato le quattro puntate della quarta serie di Imma Tataranni, perché piace molto a mia moglie.

La cosa più bella della serie è Matera con i suoi sassi.

Ineccepibili e sprecati i due protagonisti, Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo.

Le trame sono deboli, la storia d'amore fra il bel maresciallo e la insopportabile magistrata è improbabile e irritante.

La leggerezza dell'insieme rende la visione godibile proprio per la sua inconsistenza.

Potete vedere tutte le puntate su Raiplay. 

venerdì 21 marzo 2025

Adolescence


 

Ho appena concluso la visione di Adolescence, mini serie inglese, 4 puntate serrate e ingombranti che sicuramente avranno diviso il pubblico.

Narra le vicende di un omicidio nel quale viene accusato un adolescente, indagato per avere massacrato a coltellate una coetanea.

Fatti di cronaca analoghi sono davvero avvenuti anche nel nostro paese, quindi niente di romanzesco.

L'esperimento interessante è quello di calarsi all'interno della situazione osservandola da vicino, con un sapiente uso della macchina da presa, le inquadrature, i tempi, i dialoghi.

Ogni puntata ha una sua peculiarità, la terza forse è la più intensa con il colloquio fra il presunto omicida e una psicologa assunta dalla difesa.

L'ultima è la più pesante e forse noiosa, ma in ogni caso necessaria per entrare nelle dinamiche familiari di una famiglia devastata dalla scoperta di avere un figlio omicida.

Prodotto di un livello elevato, in Italia non esiste, a livello seriale, una tale attenzione all'approfondimento dei personaggi, e non esiste un analogo livello qualitativo.

Ci sarebbe un discorso da fare su adolescenza, diritto penale e garantismo, ma non voglio addentrarmi in un percorso spinoso, troverete alcune considerazioni personali nel video che allego.

Su Netflix


mercoledì 19 marzo 2025

Transplant ultima stagione


 

E così è terminata anche Transplant, medical drama canadese diversa dalle molte serie ospedaliere viste negli ultimi anni.

Sono convinto che la scelta di dare un breve respiro a una serie di successo sia scelta di qualità e di onestà intellettuale.

Penso a Grey's Anatomy e mi rendo conto che alcune serie si reggono solo per forza d'inerzia, determinata dal livello di dipendenza del pubblico, ma nel tempo perdono mordente e significato.

Transplant invece è realistica, nella drammaticità, a volte esasperata, delle situazioni.

Le vite dei medici che si muovono in queste quattro stagioni sono costellate di drammi personali, malattie, insicurezze, dubbi e grandissima umanità.

Qui si parla di inclusione vera, della difficoltà di un giovane medico siriano che riesce, fra mille peripezie, a fuggire dalla guerra e portare con sé la sorellina e alla fine trovare un lavoro in ospedale.

Non ci sono finali idilliaci, o trionfalistici, non ci sono eroi e martiri, ma esseri umani che cercano un loro ruolo nel mondo.

Trovate tutte quattro le stagioni su Sky.


martedì 18 marzo 2025

Brividi al Baraccano


 

Il 25 marzo 2025 alle 17,30 potrete incontrarmi al Baraccano in via Santo Stefano 119 per assistere a una chiacchierata intorno al mio scrivere, tanto per alimentare un poco il mio ego.

Non ci saranno libri da acquistare, ma solo il piacere di condividere l'amore per la narrativa di genere, in questo caso il mio.

Parleranno con me Stefano Scioli e Rosa Maria Amorevole, sono previste letture a cura di Raffaella Pirozzi.

Vi aspetto

domenica 9 marzo 2025

Dexter: original sin


 

Ho amato Dexter, di un amore incondizionato e per alcuni anni ho pensato che fosse una delle migliori serie thriller internazionali, poi è arrivato Breaking Bad che ha scompaginato la mia scala di valori.

In realtà Dexter ha scontato anche l'imperdonabile colpa di un'ultima brutta stagione che doveva concludere la vicenda e l'ha conclusa sì ma in modo insoddisfacente e sicuramente non memorabile.

Nonostante la delusione per l'ultima stagione la curiosità e l'affetto per il personaggio e per la serie mi ha spinto a iniziare il prequel di Dexter, dove il padre adottivo è interpretato da un bravo Cristian Slater, il cast è molto buono e il giovane Dexter, interpretato da Patrick Gibson assomiglia molto a quello originale.

Stessa musica iniziale, stesse atmosfere, bravissima l'attrice che interpreta la sorellastra di Dexter nella somiglianza con quella adulta e bella la ricostruzione di una Miami inizio anni 90 e impressiona pensare come sia cambiato il mondo in così poco tempo.

Morale per gli amanti della serie consiglio il prequel con tutti i limiti del caso, fondamentale la voce narrante che è quella del nostro Dexter.

Su Paramount


sabato 8 marzo 2025

Il vizio del lupo


 

Chi è il lupo, alla fine è uno come te che mi stai leggendo, diverso da te che mi stai leggendo, è un uomo, un quarantenne, che lavora in un'azienda ed è bravo nel suo lavoro, gli piacciono le donne, il buon vino  e i wargame con le miniature, la sua vera passione per la quale frequenta una ludoteca il giovedì sera.

La sua vita non è completa, ma se la fa bastare, spesso si diverte e sa come trovare momenti di piccola felicità nel suo quotidiano.

Poi accade una cosa, una svolta nel suo destino, un evento imprevisto, diventa il potenziale autore di omicidio, viene coinvolto in un'indagine a causa di un indizio trovato sul luogo del ritrovamento del cadavere di un uomo.

Quell'indizio conduce sicuramente a lui.

Inizia in questo modo il primo romanzo di Gianluca Gualducci, Il vizio del lupo edito da PIEMME un giallo? Sicuramente perché del giallo ha tutti gli ingredienti, omicidio, indagine, risoluzione.

Un nero? Forse, perché Gualducci ha lavorato sui personaggi, tutti sfaccettati e bene caratterizzati, tutti tormentati dai loro demoni, e come tutti i neri ha un risvolto sociale, quasi impercettibile, nel quale si intuisce la precarietà socio economica dei giorni nostri, che porta l'individuo più fragile a cercare scorciatoie nel tentativo di salvarsi la vita o di preservare il benessere perduto.

Il protagonista assoluto è lui, il Lupo, Gianluca Mannari, e ti conquisterà con le sue contraddizioni, con la spasmodica e nevrotica ricerca di una verità, con i suoi errori e le sue cadute di stile, con la sua auto veloce e i suoi rapporti con le donne.

Un prodotto fresco, originale, televisivo, probabilmente seriale.

Ho avuto il piacere di presentare il suo romanzo al Gran Reno e non mi resta che farti il mio in bocca al lupo, Gianluca, benvenuto nel fantasmagorico mondo dell'editoria di genere italiana.

lunedì 3 marzo 2025

Rocco Schiavone


 

Torna con la sesta stagione il commissario più anticonformista, scazzato, cannaiolo e intrigante di tutta la fiction italica e forse europea.

Questa serie è nelle mie corde, ci sono affinità fra il mio Trebbi e questo uomo dello Stato tradito dallo Stato stesso eppure ancora in prima linea seppure in un luogo impervio e nevoso.

Le storie sono cupe, i personaggi centrati, ma il novanta per cento della serie si basa sul protagonista, così duro e pochissimo puro, dolente, cinico e nello stesso tempo umanissimo.

Giallini è Rocco Schiavone non potrei immaginarne un altro.

Potete vedere le ultime quattro puntate su Raiplay.

domenica 2 marzo 2025

Mina Settembre


 

Ne ho conosciute di assistenti sociali in vita mia, prima come educatore e coordinatore di servizi, poi come pulismano, durante i vari accadimenti lavorativi e infine come utente dei servizi sociali.

Le assistenti sociali non mi ricordo abbiano mai risolto un problema della mia vita, anzi in alcuni casi me l'hanno complicato, ma non è colpa loro è colpa del sistema sociale che non fornisce a queste professioniste le armi per affrontare le sfide da superare oppure fornisce armi spuntate e inefficaci.

O forse sono stato sfortunato io a non avere mai trovato un'assistente sociale in grado di aiutarmi. 

Mina Settembre è una favola assimilabile a Un posto al sole.

La protagonista ha questa bellezza tipicamente partenopea, è solare, accattivante, improbabile.

Non c'è problema che non riesca a risolvere, non c'è reietto che venga lasciato indietro, non c'è sfida che possa essere persa.

La fiction è rilassante e consolatoria come uno spot pubblicitario del mulino bianco.

Gli attori, alcuni collaudati, altri meno, altri per niente.

La vera forza del prodotto rimane Napoli con la sua bellezza.

Se avete voglia di qualche ora totalmente rilassante trovate tutte le puntate su raiplay

mercoledì 19 febbraio 2025

I delitti del bar Lume 2025


 


Certe serie le guardi per affetto, per abitudine, per rilassarti.

Sto parlando dei delitti del bar Lume serie arrivata alla dodicesima stagione e si sentono tutte le stagioni sul groppone.

La prima puntata o film di tre è un omaggio a uno dei vecchi attori scomparso che in questo caso in realtà appare in un breve spezzone e che parte per un luogo lontano, uscendo di scena.

Il cast è collaudato sempre magistrale Guzzanti nel ruolo del sindaco cialtrone, divertente l'inserimento dell'anziano Messeri, ma nel complesso la sceneggiatura è debole, il divertimento è calato, avverto la stanchezza di un prodotto a mio avviso giunto a conclusione.

Vero che il panorama della fiction italiana è desolante, ma da questa serie mi aspettavo di più, poi magari sono io che fatico maggiormente a divertirmi.

Chissà.

Su Sky

lunedì 17 febbraio 2025

The parenthood


 


Ho guardato senza sosta tutte le stagioni di The parenthood che tradotto in italiano sarebbe la genitorialità.

Adesso posso ricominciare a guardare le mille cose che avevo accantonato, però devo confessarvi che questa serie mi ha conquistato e adesso vivo il lutto per la fine di una favola bellissima.

I personaggi tutti fantastici, la storia di una grande famiglia americana che ben poco ha da condividere con l'attuale modello proposto dall'attuale amministrazione.

Buoni sentimenti e un legame autentico creano il tessuto per la vita pulsante di una famiglia due genitori, quattro figli con relative mogli/mariti, nipoti.

Storie complicate, vicende a tratti struggenti, una professionalità degli attori e una sceneggiatura davvero straordinaria.

Mi mancheranno tutti dal giovane Max con l'asperger alla incredibile Amber, al grande vecchio Zeek etc etc.

la magia della fiction è anche questa, soffrire un poco quando finisce e quando non finisce, come Grey's Anatomy significa che è andata oltre il livello di cottura e continua a funzionare per inerzia, nella noia generale.

domenica 16 febbraio 2025

Tra loro


 

Dopo avere terminato l'ultimo romanzo dedicato alla vita di Frank Bascombe ho acquistato Tra loro, senza in realtà sapere cosa mi sarei trovato davanti.

Non è un romanzo ma un omaggio dell'autore ai suoi due genitori e un tentativo di ricostruire ricordi ed esistenze di due americani vissuti negli anni della grande depressione.

Il libro, breve, circa 150 pagine e qualche fotografia d'epoca, si divide in due parti, la prima è dedicata al padre e la seconda alla madre.

Richard Ford cerca di ricostruire la vita della coppia genitoriale e dare un senso al loro stare insieme, a volte in realtà riesce solo a fare congetture perché, a bene pensarci, cosa rimane a noi della vita dei nostri vecchi? Specialmente dopo che se ne sono andati.

Il libro è teneramente struggente, racconta di un'America che non esiste più, altri uomini, altri presidenti, forse e sicuramente un'etica oggi irrecuperabile.

Questo memoriale mi ha portato a riflettere sulla mia famiglia d'origine, ormai disintegrata, l'unico collante con il passato era rimasta mia sorella, lei era la memoria e ora non c'è più, rimangono solo foto in bianco e nero sbiadite e tanti lati per me sconosciuti che scompariranno definitivamente nell'oblio.

Cercate sempre di farvi raccontare il passato dai vostri cari, prima che venga cancellato come un castello di sabbia in riva al mare.


giovedì 13 febbraio 2025

Quando il romanzo finisce


 

Io e il grande Hemingway abbiamo una cosa in comune, la scrittura.

Non soffermatevi sul fatto che lui era un grande e io non sono nessuno.

Entrambi abbiamo dedicato una parte della nostra vita alla creazione di storie, e abbiamo pensato che lo scrivere fosse parte integrante della nostra vita, due epoche diverse, due storie diverse, ma un denominatore comune.

Oggi ho terminato l'ennesimo Trebbi, che uscirà, nel migliore dei casi nel 2027, perché nel cassetto ce ne sono altri due.

Lo sto correggendo, ho scritto la sinossi, lo sto stampando, poi mia moglie lo leggerà e per me quella vicenda con i suoi personaggi e le sue dinamiche sarà chiusa.

Quando termino un romanzo ho sempre una sensazione di liberazione e di vuoto, liberazione perché fino a qualche mese fa non sapevo ancora come sarebbe finito il romanzo e se avesse un senso.

Vuoto perché comunque in questo romanzo ho dovuto, come sempre, faticare, costruendo la trama, i personaggi, gli intrecci, i dialoghi, dedicando a questo lavoro parte della mia vita, del mio tempo.

Alla fine è una questione di investimento.

Ne vale la pena?

Sono convinto di sì, il tempo è il mio unico vero patrimonio e da quando sono in pensione è diventato ancora più prezioso.

Scrivere e soprattutto creare mi fa sentire vivo, dà un senso alle mie giornate e mi consola nei momenti più difficili.

Se non riesco a scrivere significa che la vita mi sta assediando con i suoi crucci e terminare un lavoro è un po' come avere sconfitto i brutti pensieri e vinto una partita  a scacchi con la morte.


giovedì 6 febbraio 2025

Quindici anni di narrativa


 Non ci stanno tutte le copertine in un unico collage, si sovrappongono, alcune sovrastano, altre rimangono sullo sfondo, sono le copertine di quindici anni di miei lavori, due libri di racconti, forse i più amati e venti romanzi.

Quindici anni sono un bel pezzo di vita e scrivere un poco me l'ha cambiata la vita, sicuramente in meglio.

La scrittura è una compagna, è un modo per ragionare su se stessi, sul mondo che ti circonda, un modo per esorcizzare il dolore, raccontare a tutti senza concentrarsi su nessuno, analizzare le persone, spiarle, e poi trasporle sulle carta.

Per me che comincio a diventare un anziano a tutti gli effetti e nonno da quasi un anno, è un modo per andare verso il mio futuro guardando la fine con un sorriso.

Non cerco più gloria, onori o denaro, ma solo un modo interessante per vivere il mio tempo e se a qualcuno dovesse piacere il mio scrivere, ben venga, sarà un motivo in più per non fermarmi.

A proposito, in maggio uscirò con un libro diverso dal solito, 

racconti sulla mia ventennale esperienza in polizia locale, spero che qualche collega lo leggerà se non altro per curiosità.

I dettagli nel tempo.




lunedì 3 febbraio 2025

Dune seconda parte


 

Ho visto Dune parte due.

Mi è piaciuto.

Una premessa, per me Dune è un pezzo di vita, un pezzo di giovinezza, con i miei amici di quel periodo fuori da ogni rotta che si chiama giovinezza, ci divertivamo a chiamarci con i nomi dei diversi protagonisti della saga.

Dune, che per chi non lo sapesse, si compone di sei romanzi del grande esperto di deserti Frank Herbert, non è solo fantascienza ma filosofia di vita, insegnamento alla sopravvivenza e in un certo senso è preveggenza pura.

Recentemente ne sono usciti altri due scritti dal figlio che non ho ancora letto.

Il rispetto per l'acqua e per il suo spreco lo impari dal popolo Fremen e forse un giorno tornerà utile anche sulla terra se è vero che stiamo andando verso una desertificazione, ma quello è un problema che non mi riguarderà.

Per amare la saga cinematografica di Dune un poco è necessario conoscerla e il giovane regista la conosce bene, è talmente rispettoso del romanzo che sembra quasi un mio coetaneo, dentro Dune c'è tanta tragedia, e tanta mitologia, ci sono i grandi vermi del deserto, il senso dell'onore, l'amore e l'ineluttabilità del destino.

Se ce la fate ancora a guardare un film che dura più di due ore potete vederlo su Sky.

sabato 1 febbraio 2025

The walking dead the ones who live


 

Ebbene sì, ho completato la visione di The walking dead guardando anche le sei puntate dello spin off offerte da Sky.

Non farò spoiler, posso solo scrivere che è il racconto di una grande storia d'amore fra due professionisti della sopravvivenza e che alla fine il messaggio è forte e chiaro, l'amore vince su tutto, che un po' contraddice la spietatezza della serie, dove l'amore veniva mescolato con tonnellate di splatter e morti viventi.

Amo i due personaggi, lei è bellissima e anche lui è un vero eroe senza ambiguità, pronto a tutto per ricongiungersi con l'amata.

Per gli amanti del genere trovate la prima e non so se ultima stagione su Sky.

giovedì 30 gennaio 2025

La zona d' interesse


 

La zona d'interesse è un film faticoso, ma necessario, come solo i grandi film riescono a essere.

Narra della vita del comandante Rudolf Hoss e della sua famiglia.

Rudolf Hoss fu davvero il responsabile del campo di sterminio di 

Auschwitz, colui che riuscì a renderlo molto efficiente migliorando le tecniche di sterminio di massa  e diventando un modello da imitare per gli altri campi di sterminio dell'epoca.

Il film è un capolavoro di realismo e ha la peculiarità di trasmettere l'orrore attraverso i suoni che arrivano alle orecchie della famiglia di Hoss che continua a condurre un'esistenza apparentemente agiata e serena nonostante l'orrore dietro le mura a poche decine di metri dalla loro casa con piscina.

Ciò che arriva allo spettatore è l'orrore puro e sembra di sentire anche l'odore acre della cenere dei forni crematori mentre la famiglia tedesca vive serenamente.

Hoss è un professionista della morte e svolge il suo incarico con passione ed entusiasmo, orgoglio di sua moglie e dell'intera famiglia.

Il film oltre a fornire uno spaccato di realtà incontrovertibile ricorda  a tutti noi ciò che un essere umano apparentemente normale può compiere con la massima leggerezza se inserito all'interno di un meccanismo perverso e complice.

Forse questo è uno dei film più lucidi e significativi per illustrare l'orrore nazista.

Ultima nota, noi non siamo comandanti di campi di sterminio, e non siamo fabbricanti di morte, ma però assistiamo quotidianamente all'orrore mondiale e ai genocidi legalizzati e continuiamo a condurre le nostre vite contenti di essere dalla parte giusta del muro.

Come cantava De André, siamo tutti coinvolti.

Su Sky.



martedì 14 gennaio 2025

Tails of Iron


 

E vagando su game pass mi sono imbattuto in questo gioco durissimo e vecchio, un vero souls che non concede sconti, sei un topo che deve combattere contro un esercito di rane cattivissime.

Non so perché mi ostino a cimentarmi con tali video giochi punitivi e frustranti, forse per la soddisfazione enorme che mi danno quando supero un avversario?

Mistero, dicono che il gioco tiene desto il cervello di noi anziani, spero sia vero, sicuramente mi proietta in mondi fantastici.

Se non avete voglia di morire mille volte cercate un gioco più semplice questo è davvero spietato.

lunedì 13 gennaio 2025

Parenthood


 


Ogni mese mi ripropongo di disdire l'abbonamento su Netflix che continuo a mantenere perché mi costa solo 5 euro al mese essendo aggregato al mio pacchetto sky, ma trovare qualcosa che davvero ci piaccia è una lotta ardua.

Poi ho intercettato questa serie dalla quale è stata tratta la versione italiana che si intitolava Tutto può succedere che forse potete ancora trovare su Raiplay e che mi era piaciuta, anche se molto più breve di quella americana, sto parlando di tre stagioni per un totale di 42 episodi e invece Parenthood è composto da sei stagioni e 103 episodi.

Serie datata e trasmessa fra il 2010 e il 2015 ma chi se ne frega.

Narra le vicende di una grande famiglia americana, due genitori, quattro figli adulti e relativi compagni/compagne con diversi nipoti.

Inutile addentrarmi nella trama, se vi piacciono le serie drama incentrate sulle dinamiche familiari vi innamorerete della serie.

Cast superlativo inutile citare tutti gli attori, alcuni sono dei fuori classe e sono tutti bravi compresi i bambini.

Si ride  e si piange, ma il dramma è sempre affrontabile, perché si racconta di una famiglia dove ci si aiuta a vicenda e nella quale i dissidi si ricompongono.

Pura fantasia, la realtà è distante, ma chi se ne frega.

Io che non ho più una famiglia, e parlo della mia famiglia d'origine completamente distrutta e disintegrata, non posso che sognare immaginando un mondo dove i familiari sono i tuoi punti di riferimento.

Se vi piace sognare ed emozionarvi guardando ottima fiction ve la consiglio.


domenica 12 gennaio 2025

Per sempre

 




Ho iniziato il quinto romanzo di Richard Ford dedicato alla vita di Frank Bascombe, un piccolo uomo della middle class americana che ha un'agenzia immobiliare e una famiglia alquanto complicata.

Praticamente attraverso i suoi romanzi ho accompagnato il ciclo vitale di questo personaggio fino alla vecchiaia e ho avuto la possibilità di conoscere un pezzetto di America, non quella di Trump, ma quella autentica degli americani che vivono in un paese tanto grande quanto contraddittorio.

Mi sono innamorato del personaggio e penso che mi mancherà, mi sa che sarò costretto a cercare gli altri suoi romanzi per capire se mi piacciono altrettanto.

Nell'ultimo, Per sempre Frank deve occuparsi del figlio di 48 anni affetto dalla Sla.

Un romanzo apparentemente doloroso dove l'autore nonostante il tema pesante riesce a parlare di felicità.

Sopra trovate un brano letto dal sottoscritto tratto dal romanzo.







sabato 11 gennaio 2025

Katia Follesa e Valeria Graci ma non dovevamo vederci più


 


L'ultima volta che avevo assistito a uno spettacolo teatrale al Duse ero andato a vedere Gaber. Fate due conti e potrete facilmente desumere che non andavo a teatro da circa trent'anni.

Una delle nostre figlie per Natale ci ha regalato due biglietti per il Duse, per andare a vedere l'ultimo spettacolo di Katia Follesa insieme alla sua amica storica Valeria Graci.

Vi confesso che invecchiando esco malvolentieri la sera, comincio ad avere problemi di vista con il buio e  vado a letto molto presto.

Però, visto che non sono ancora da ricovero mi sono fatto forza e insieme a mia moglie mi sono diretto verso quel cantiere a cielo aperto che è diventata Bologna.

Ho faticato non poco a trovare un parcheggio, e abbiamo avuto la fortuna di incappare in una serata quasi mite, 8 gradi alle otto di sera.

Entrare al Duse non mi ha fatto battere il cuore come quando avevo vent'anni, però ho ritrovato le atmosfere, il brusio di un teatro colmo di persone, il bar dove la gente normale, quella che esce tutte le sere e ha energie da spendere, consumava aperitivi e caffè.

Il teatro l'ho trovato invecchiato e scomodo, forse segno dei tempi e delle ristrettezze economiche e mi ha rattristato constatare che avrebbe bisogno di una bella risistemata.

Lo spettacolo? Mi sono moderatamente divertito, soprattutto essendo un estimatore di Zelig ho riso nei due loro pezzi forti, quello delle finaliste di miss Italia e delle protagoniste di Uomini e donne.

Mancava chiaramente Bisio ma c'erano alcuni ballerini che hanno contribuito a ricreare le atmosfere.

Le due comiche hanno dimostrato la loro consueta grinta, e simpatia che ha caratterizzato la carriera della Follesa, protagonista spesso in televisione di diverse produzioni.

Ho letto che parteciperà anche a una serata di San Remo come spalla di Conti, ma potrebbe essere una fake news.

Sono tornato a casa contento della serata, mi sono sentito ancora vivo, ho superato la mia terribile pigrizia e ho trascorso due orette divertenti.

Ho anche avuto modo di vedere la programmazione del Duse per il 2025. L'unico spettacolo che andrei a vedere, ma non lo farò, è quello dei due vecchi leoni Lopez e Solenghi, tutto il resto della programmazione l'ho trovato o poco interessante o imbarazzante.

Segno dei tempi, forse Gaber ci scriverebbe una canzone.

Io vi lascio solo con una considerazione.

Una volta al Duse trovavi Gaber, lui ha lasciato un grande vuoto, e quel vuoto ormai è ovunque anche nelle nostre teste

domenica 5 gennaio 2025

Stalker 2 vs Indiana Jones ... si parla di video games


 

Oggi scriverò brevemente di due video games arrivati nel catalogo game pass di xbox da pochi giorni.
Li vedete sono Stalker 2 e Indiana Jones e la macchina infernale.

Premetto, non sono un tecnico ma solo un fruitore di video games da circa quarantacinque anni.
Gioco solo con console perché è più comodo e meno costoso.
Amo la saga di Indiana Jones che ho rivisto almeno tre volte nella mia vita.

Trovo entrambi i video giochi imperfetti ognuno per motivi soggettivi legati ai propri tecnici e produttori, forse Stalker 2 è quello più legnoso  e pieno di bug che stanno correggendo strada facendo.

Però nonostante ciò devo ammettere che pure essendo Indiana Jones bellissimo come un film della saga lo trovo meno avvincente di Stalker 2 con le sue atmosfere da fine del mondo angoscianti e crudeli.

Poi tutte le considerazioni tecniche le lascio ai professionisti.


venerdì 3 gennaio 2025

Diventare nonni


 


Poi accade che ti ritrovi nonno, ricordo che la notizia di questa eventualità me la comunicò mia figlia in uno dei nostri incontri in pizzeria, appuntamenti mensili irrinunciabili per me, un nostro momento nel quale ci raccontavamo il nostro reciproco quotidiano cercando di non perdere troppi pezzi.

In realtà credo la che vita sia in continua evoluzione o involuzione verso la sua naturale conclusione, e questo dato l'ho chiaro da tanto di quel tempo che credo di avere vissuto il futuro nella mia testa fin da giovanissimo.

Ciò che non avrei mai potuto immaginare è l'impatto emotivo delle diverse situazioni, il grande dolore della perdita ad esempio, è un'esperienza devastante e spesso incurabile, che può essere parzialmente lenita dalla grande emozione di una nuova vita.

Mi sono sempre considerato un cinico disilluso, un po' come il mio amico Trebbi, eppure questa nuova esperienza affettiva nei confronti di mia nipote e di un altro piccoletto, che hanno arricchito i rami della mia famiglia, si è rilevata come uno tsunami affettivo.

Il mio pensiero è rivolto spesso a loro, al loro futuro, al futuro del mondo.

Loro rappresentano in parte il mio testamento in terra, rimarranno a testimoniare le mie buone o cattive azioni, forse mi citeranno distrattamente nella loro vita da adulti, diranno era mio nonno, non l'ho mai conosciuto, oppure lo vedevo nei fine settimana, ci giocavo con l'xbox, sai era uno scrittore, ho tutti i suoi romanzi e alcuni me li ha anche dedicati.

La mia nuova esperienza di nonno è spiazzante perché per la prima volta guardo al futuro con i loro occhi e non più con i miei.

Prima immaginavo come sarebbe finita, adesso cerco di immaginare come loro vivranno in un futuro sconosciuto e irraggiungibile nel quale io sarò solo un tenue ricordo sbiadito.



mercoledì 1 gennaio 2025

C'è ancora domani


 

Dopo avere visto Diamanti ho deciso, la sera dell'ultimo giorno di un 2024 nel complesso terribile e annichilente, di vedere C'è ancora domani della brava Cortellesi che reputo una delle attrici più talentuose nel panorama attuale.

Avevo resistito alla tentazione di vederlo a causa dell'eccessivo entusiasmo che questo film aveva mosso fra critica e pubblico, poi ieri sera l'ho guardato.

Bello l'utilizzo del bianco e nero brava lei e bravo, come sempre Mastandrea, un vero professionista se calato nel ruolo giusto, interessante e giusta la denuncia sociale, stiamo parlando di una vicenda che si snoda nei giorni che precedono lo storico voto referendario del 46 per decidere fra monarchia e repubblica, quel giorno finalmente le donne ebbero la possibilità di esprimere, con il voto, la loro voglia di cambiare le cose.

Film educativo, indispensabile in questo momento storico, non solo nei confronti delle donne, ma anche come scossa alle coscienze dormienti di un paese che non ha più la forza di alzare la testa, subendo da un governo dopo l'altro le peggio cose.

Scritto ciò, non posso comparare questo film a Diamanti, non è un capolavoro, è un buon film, mi è piaciuto, ma non mi ha suscitato le emozioni dell'altro, il suo successo la dice lunga sulla pochezza che lo circonda, comunque brava la Cortellesi.

L'ho visto su Sky