Poi accade che ti ritrovi nonno, ricordo che la notizia di questa eventualità me la comunicò mia figlia in uno dei nostri incontri in pizzeria, appuntamenti mensili irrinunciabili per me, un nostro momento nel quale ci raccontavamo il nostro reciproco quotidiano cercando di non perdere troppi pezzi.
In realtà credo la che vita sia in continua evoluzione o involuzione verso la sua naturale conclusione, e questo dato l'ho chiaro da tanto di quel tempo che credo di avere vissuto il futuro nella mia testa fin da giovanissimo.
Ciò che non avrei mai potuto immaginare è l'impatto emotivo delle diverse situazioni, il grande dolore della perdita ad esempio, è un'esperienza devastante e spesso incurabile, che può essere parzialmente lenita dalla grande emozione di una nuova vita.
Mi sono sempre considerato un cinico disilluso, un po' come il mio amico Trebbi, eppure questa nuova esperienza affettiva nei confronti di mia nipote e di un altro piccoletto, che hanno arricchito i rami della mia famiglia, si è rilevata come uno tsunami affettivo.
Il mio pensiero è rivolto spesso a loro, al loro futuro, al futuro del mondo.
Loro rappresentano in parte il mio testamento in terra, rimarranno a testimoniare le mie buone o cattive azioni, forse mi citeranno distrattamente nella loro vita da adulti, diranno era mio nonno, non l'ho mai conosciuto, oppure lo vedevo nei fine settimana, ci giocavo con l'xbox, sai era uno scrittore, ho tutti i suoi romanzi e alcuni me li ha anche dedicati.
La mia nuova esperienza di nonno è spiazzante perché per la prima volta guardo al futuro con i loro occhi e non più con i miei.
Prima immaginavo come sarebbe finita, adesso cerco di immaginare come loro vivranno in un futuro sconosciuto e irraggiungibile nel quale io sarò solo un tenue ricordo sbiadito.