Ieri in una nebbiosa domenica di metà dicembre 24 ho terminato la visione di Granchester, almeno per quanto riguarda le edizioni italiane che al momento si compongono di otto stagioni.
La nona arriverà in Inghilterra nel 2025 e chissà quando da noi.
Mi è piaciuta molto la serie pure con le consuete libertà creative come la inusuale coppia di investigatori composta da un canuto poliziotto e un giovane e avvenente sacerdote inglese.
Granchester è il luogo nel quale avvengono efferati delitti e conseguenti indagini, ma grande parte della vicenda in realtà ruota intorno alle vite complicate dei protagonisti.
Indispensabile inquadrare storicamente la vicenda, anni 60, un'Inghilterra ancora in pieno dopo guerra con i personaggi che convivono con i traumi riportati dal conflitto da poco terminato.
Un'Inghilterra rurale che un po' ricorda le ambientazioni di Barnaby ma con una maggiore intensità e profondità.
Grande il protagonista Robson Green, bravo anche il prete Tom Brittney che aveva sostituito il precedente attore, bravi tutti.
I temi affrontati sono molti, tutti sociali, dall'emancipazione femminile, alla difficile accettazione della diversità, l'omosessualità negli anni 60 era ancora reato in Inghilterra, almeno secondo la trama, la fede, la situazione disagiata delle classi proletarie.
I protagonisti bevono molto, fumano molto e ci si chiede in effetti come potessero arrivare alla vecchiaia.
Altri tempi, bella atmosfera, ottima ambientazione, belle trame.
Consigliata.
Potete trovare le puntate, con molta pazienza e scaricandole, su giallo, o alcune stagioni disseminate in diverse piattaforme, come Prime.
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