Non conoscevo la produzione dei fratelli D'Innocenzo e continuerò a rimanere nella mia ignoranza anche per il futuro.
Ho guardato i primi quindici minuti di questa mini serie by Sky ottimista anche per la presenza di Filippo Timi che reputo un bravo attore.
Dopo un quarto d'ora mi sono arreso, al di là della violenza dei toni, della fotografia ad effetto, della solita vicenda con serial killer psicopatico che lascia lettere sul luogo dei delitti, della sensazione di angoscia permanente ci sono anche alcuni particolari tecnici che mi hanno lasciato incredulo.
Io sono per il nero realistico, che non vuole dire crudo e simbolico, metaforico e artistico, ma soprattutto credibile.
Le divise dei poliziotti non sono quelle della polizia di Stato, i veicoli dei poliziotti non sono della polizia di Stato, poi la rissa fra due diversi gruppi di agenti senza un motivo plausibile, i dialoghi insensati, l'atmosfera cupa.
In una parola, ho cambiato canale e sono tornato ai miei gialli inglesi, Granchester per citarne uno.
Questi due fratelli saranno due geni della creatività mi inchino al loro genio e passo oltre.