Simenon conosceva bene Les Sables-d'Olonne una piccola località marittima in Vandea.
Trascorse almeno due periodi in quel posto e l'ultimo nel 1944 dove rimase fino alla fine della guerra.
Sostengo da sempre che è necessario conoscere i luoghi nei quali si svolgerà il nostro romanzo e so che molti non la pensano come me, pazienza.
Come scrivevo a proposito di Hakan Nesser, invecchiando apprezzo di più la scrittura riflessiva, descrittiva, magari anche cupa, ma d'atmosfera, ecco la definizione giusta ... come la Vecchia Romagna.
E leggendo di Maigret in vacanza mi sembrava di vedere Gino Cervi che con passo pesante si aggirava per le viuzze del paese bevendo bianchini in ogni bar.
Il romanzo è breve e si legge in un battito di ciglia, un piccolo capolavoro dove dalle prime pagine Simenon lascia intuire chi sia l'assassino per costruire poi con eleganza la trama.
Simenon continua a vivere nei suoi scritti, anzi non lui ma il grande Maigret.
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