Purtroppo sto esaurendo i suoi romanzi che amo particolarmente in questa fase della mia vita. Mi rendo conto di appezzare sempre di più la narrativa di genere con forti tratti esistenziali.
Invecchiando lo splatter e l'azione lasciano il posto alla costruzione dei personaggi e alle atmosfere sia in ciò che leggo che in ciò che scrivo.
Il ragazzo che sognava Kim Novak mi ricorda vagamente Stand by me di Stephen King.
Anni 60, due adolescenti svedesi trascorrono l'estate in un villaggio affacciato su un lago, la loro quotidianità sarà sconvolta da quello che definiscono il fattaccio.
La storia raccontata dal protagonista in prima persona ha un'evoluzione perfetta, ricostruisce un periodo simile a tanti adolescenti di quel periodo storico.
Mi è piaciuto molto, ve lo consiglio.
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