A volte penso che se mi fossi impegnato di più, se avessi osato di più, magari i miei romanzi adesso sarebbero in mano a tanta gente.
Poi la nevrosi produttiva scompare, come arrivata si dissolve.
Sono un scrittore, nel senso più letterale del termine, sono un tizio che scrive, ho scoperto questa insana passione nel 2005 circa, anche se in realtà avevo scritto alcuni racconti in età giovanile.
Non ho mai creduto molto nelle mie capacità, poi nel tempo, grazie agli editori che hanno investito su di me, grazie ai miei lettori che hanno cominciato a cercarmi, ho concluso che sì sono uno scrittore.
Posso piacere o non piacere, ma so di molte persone che mi leggono e mi scoprono ogni giorno e vengono poi a cercarmi per testimoniarlo.
Vi incollo una testimonianza in tal senso, omettendo nome e cognome per rispetto della sua riservatezza, una lettrice che mi ha scoperto grazie alla splendida iniziativa della Gazzetta e di Frilli, per la quale sarò sempre grato.
Non saprò mai quanti lettori hanno comprato Il silenzio della bassa in edicola il 6 luglio 23 insieme alla Gazzetta dello Sport, ma so che questa lettrice mi ha scoperto in questo modo.
E allora penso, chissà se in un'altra dimensione i miei romanzi avrebbero potuto ... potuto cosa? Chissà
Gentile Dott. Fagnoni,
la ringrazio per aver accettato la mia richiesta di amicizia.
Vorrei complimentarmi con lei per il libro "il silenzio della bassa", l'ho divorato quasi in un giorno.
Ieri mi sono addormentata a 40 pagine dalla fine e questa mattina mi sono svegliata con l'unico pensiero di sapere come sarebbe andata a finire.
Non so se mi sono affezionata di più a Trebbi o a Guerra, ma il suo libro è stato travolgente, scritto molto bene e per nulla scontato.
È stata una piacevole scoperta con la collana Italia noir.
Grazie per questa bellissima storia.
Ancora congratulazioni.
Buona giornata
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