La prima recensione è di una lettrice affezionata, si chiama Anna, e non è comprata. Come dovrebbe accadere in un mondo perfetto lei ha cominciato a leggere i miei romanzi e le piacciono.
La sua è una recensione, breve, essenziale e soprattutto sincera.
Se qualche lettore volesse imitarla può inviarmi recensioni, domande, critiche, alla seguente mail e risponderò volentieri:
maxfag@alice.it.
Dimenticavo, grazie Anna.
Recensione “Mentre Bologna dorme” (08/06/2023)
Come sempre i libri
di Massimo Fagnoni, anche se appena acquistati, non riescono a rimanere intonsi
per lungo tempo. Devo leggerli con una certa urgenza, appena acquistati, per
quel filo invisibile che li lega, anche se di personaggi principali differenti…
Il filo è Bologna, la conoscenza delle sue peculiarità e dinamiche, nelle quali
mi riconosco e ritrovo, forse anche per una vicinanza anagrafica con l’autore.
Questo libro, pur con
la consueta ambientazione, sempre in città o nel suo circondario, è “diverso”,
meno duro, è nostalgico e “morbido”, quasi dolce, ma non sdolcinato. Le vicende
meno cruente del solito, le disamine di situazioni cittadine meno polemiche, lo
stesso suicidio di Francesca è descritto con molta dolcezza, in modo quasi
poetico e Greco, il protagonista, è ancora più partecipe, rispetto ai romanzi
precedenti, dei sentimenti che lo circondano e con i quali viene a contatto.
Per finire, è sempre
una lettura coinvolgente che non concede pause, per la voglia di conoscere lo
sviluppo e la conclusione delle vicende narrate.
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