Come ogni anno si torna alla realtà, si fa per dire, quella emiliana del traffico la mattina verso Bologna, della spesa alla Coop, delle visite mediche preventive, della palestra obbligatoria, della dieta obbligatoria etc etc.
Una canzone mi torna in mente, Ho detto al sole di Proietti 1956, son contento di morire ma mi dispiace.
Lasciare la Sicilia dopo un mese è un po' come morire, ma non si può fare diverso, per una serie di motivi che non vi racconto, ma credetemi sulla parola.
Rimane l'incanto per questa Punta Secca, per i siciliani con i quali nel tempo ho instaurato un rapporto di amicizia, persone accoglienti, solari forse perché vivono in una terra calda di sole tutto l'anno, poi mai generalizzare.
La speranza è tornare in salute il prossimo settembre.
La felicità non esiste, esistono momenti di totale serenità, quelli che vivo ogni anno durante la mia vacanza siciliana.
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