domenica 27 marzo 2022

quiescenza


 

quiescènza s. f. [dal lat. tardo quiescentia, der. di quiescens -entis: v. quiescente]. – Stato di quiete, di riposo, di cessazione o sospensione dell’attività.


Sto camminando fra le corsie di un negozio della grande distribuzione, primo giorno di ferie, metà marzo 2022, terminerò le ferie residue a fine aprile e il 2 maggio inizierà l'ultima fase di vita dell'occidentale medio, quella della pensione.

Per circa dieci minuti ho provato una sensazione di panico, leggero affanno nel respiro, pensieri confusi, la prospettiva di un futuro da umarel a caccia di cantieri da spiare e commissioni familiari da espletare perché tanto "sei in pensione così non ti annoi".

A distanza di una settimana quell'iniziale sensazione di panico è scomparsa, vado in palestra tre volte la settimana, ariose passeggiate nei dintorni silenziosi di casa mia, caratterizzati da lunghe ciclabili, ho in programma di gonfiare i tubolari della mia bicicletta rimasta a prendere polvere per anni, ho rimesso mano al mio ultimo romanzo e mi preparo all'uscita del Frilli primaverile e sto bene, come cantava Gaber in un'illogica allegria.

Penso a tutti quelli che: la pensione è l'anticamera della tomba ... cosa vai a fare in pensione ... un uomo che non lavora è un uomo inutile ... adesso è tempo di volontariato ... con quota 100 non ce la farai ad arrivare alla fine del mese.

Etc etc.

Lo sapevo che per me sarebbe stato diverso, lo sapevo che mi sarebbe piaciuto, pazienza se nel nostro paese ridicolo le pensioni sono basse, pazienza se i nostri parlamentari la prendono dopo 4 anni, anche quelli che dovrebbero stare in galera.

Pazienza, perché io sto bene proprio ora, proprio qui, non è mica colpa mia se mi capita così.

Date retta, se potete fate come me, perché è il presente che conta.


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