Geniale, grottesco, cattivo, realistico.
Non basta avere una cometa diretta alla massima velocità verso la terra per farci rinsavire, nessuno ci crede, tutti legati al proprio individuale, al potere, al denaro, alle cose.
Uno dei protagonisti in una fase decisiva del film si rivolge proprio agli oggetti quasi fossero persone, gli amati oggetti del nostro quotidiano, gli oggetti che attestano il nostro benessere, il nostro stato sociale.
Il protagonista verso la fine del film intorno a una tavola con i suoi cari afferma che in fondo loro hanno tutto.
Ed è lo stato delle cose.
Noi abbiamo tutto e anche di più, ci suicidiamo ingurgitando cibo spazzatura, ci rincoglioniamo guardando programmi spazzatura, ci arrabattiamo in una folla gara al presenzialismo virtuale, al protagonismo edonistico fine a se stesso e ci ritroviamo alla fine più soli e più cattivi, talmente intossicati da non riconoscere più la realtà oggettiva.
Alla fine la cometa non sta arrivando verso la terra perché qualche guru miliardario ti racconta che non esiste o che addirittura diventerà una risorsa, il virus è un'invenzione delle industrie farmaceutiche, la terra è piatta e Berlusconi potrebbe diventare un buon presidente.
Tutto è ammesso e pure il suo contrario nella società cannibale che ci sta conducendo allegramente verso il baratro e insieme a questo piccolo capolavoro cinematografico vi consiglio un vecchio film catastrofico tanto simile quanto realistico, 2022 i sopravvissuti, con un grande Charlton Heston.
Se siamo destinati all'estinzione almeno cerchiamo di farlo a occhi aperti.
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