Ieri sera ero a Calderara e per arrivarci ho tagliato una campagna piovosa e gelida con la mia up a metano che ormai costa come un'auto a benzina e ho scoperto la casa della cultura Italo Calvino e il suo corallo sonoro, una struttura fantascientifica, se la tocchi in alcuni punti si illumina e puoi ascoltare i versi registrati di alcuni animali marini.
Cos'è la cultura oggi? Monasteri sperduti e spesso disertati disseminati sul territorio dove alcuni eroici bibliotecari, assessori, scrittori, musicisti e intellettuali si incontrano come carbonari e si raccontano.
E' stata una bella serata, certo io ero lì per raccontare i miei romanzi e soddisfare il mio ego, ma mi sto rendendo conto che nell'era dei like e dei followers, nell'era del successo mediatico a tutti i costi, ciò che conta è l'incontro vero, faccia a faccia, e/o il confronto sui contenuti.
Oggi mi ha incrociato un giovane collega che conosco da poco e che mi ha fatto i complimenti per "Il ghiaccio e la memoria" mi ha detto che mentre leggeva il romanzo ascoltava i brani musicali, anni 80, che citavo nel racconto.
Un giovane che mi legge e va a ripescare la musica della mia giovinezza e tutto solo per il piacere di farlo.
Alla fine non è meraviglioso quando ti rendi conto che qualcosa di tuo riesce ad arrivare a una diversa generazione?
Nessun commento:
Posta un commento