Avevo scaricato la prima stagione almeno un anno fa e non mi decidevo a guardarla, ho un rapporto faticoso con Sorrentino che considero un grande regista, poco simpatico, ma bravissimo a comunicare emozioni insieme a concetti, rimarrà come uno dei registi più talentuosi nel triste panorama italiano che dopo Fellini sembra avere interrotto il suo rapporto con la genialità trasformata in immagine.
Confesso che la storia mi ha spiazzato e volutamente non ho voluto leggere nulla per cercare di esprimere un'idea soggettiva.
La chiesa, dentro pulsa un'idea di chiesa cattolica che probabilmente è quella del regista e dello sceneggiatore, viene esplicitato il peggio del vaticano dagli scandali sessuali ai segreti inenarrabili, agli sfarzi ingiustificabili, ma il tutto raccontato come fosse una fiaba gotica grottesca e immaginifica.
Il giovane papa, un maestoso Jude Law, che credo sia anche produttore, almeno in parte, è il papa della conservazione, ma anche quello della redenzione, è durissimo e spietato con i peccatori, ma nello stesso tempo pietoso e miracoloso con tutti gli altri.
Esprime un'idea di chiesa totalizzante tanto diversa da quella attuale tutta sbilanciata fra l'esigenza di piacere alla sinistra italiana ma incapace di esprimere una personalità, una univocità di sentimenti.
Apre a tutti ma tiene chiusi i suoi portoni, ammicca alla diversità ma non è in grado di fare pulizia in tanti scandali.
Sembra che l'intento di questo lavoro non sia giudicare ma raccontare una possibile interpretazione della chiesa attuale o forse azzardo, solo una favola dalla quale ognuno può trarre le conclusioni che preferisce.
Bravissimo il cardinale Voiello interpretato da un ispirato Silvio Orlando.
Adesso proverò ad affrontare la seconda stagione.
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