L'ho aspettato pazientemente su sky, perché già mi costa 60 euro al mese insieme a netflix e l'idea di dovere anche noleggiare un film mi dava fastidio.
La pazienza è stata premiata perché Joker è un piccolo capolavoro, lui, il protagonista, è uno degli ultimi veri eroi hollywoodiani Joaquin Phoenix.
Il corpo dimagrito, il viso scolpito, le dita con le unghie consumate dalla nevrosi, un personaggio sofferto, la parte oscura di noi, quella sconfitta, abbandonata, tradita, reietta, dimenticata.
Anche la città, Ghotam City, è come al solito scura e senza speranza e per un amante dei fumetti come il sottoscritto Joker è la trasposizione della tragedia all'interno di una storia creata per gli amanti di Batman, finalmente eleva il genere dando il giusto risalto agli aspetti metaforici del fumetto.
Un mondo allo sbando, alla deriva, sepolto da rifiuti reali e morali, e scusate, ma in questo momento non dissimile dal mondo che ci circonda nel quale per attraversare lo stesso spazio è necessario munirsi di mascherine e certificazioni senza nessuna certezza di tornare a casa senza avere contratto il maledetto virus.
Il mondo di Joker è un incubo a occhi aperti causato dalla sua stessa tragica vicenda umana che va a braccetto con un generale disfacimento del contesto nel quale vive.
Batman è ancora troppo piccolo per salvare Ghotam e assiste inerme all'omicidio dei suoi genitori.
Ma in tutto ciò non so più da che parte stare, Joker o Batman?
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