Il cinema italiano ...
L'ospite è un film italiano di Duccio Chiarini regista toscano, classe 77.
Finalmente un film leggero che riesce a realizzare l'obiettivo di un film, intrattenere, divertire, stimolare la riflessione.
Personalmente mi sono ritrovato a osservare dal mio scranno privilegiato di sessantenne relativamente appagato, l'universo evanescente, confuso, precario, di tanti quarantenni italiani, incastrati fra lavori effimeri, scarse prospettive esistenziali, un quotidiano rarefatto e nel complesso le dinamiche che io vivevo quando avevo fra i venti e i trent'anni.
La sensazione è che con l'allungamento della vita si siano spostati in avanti i processi di maturazione, ma come qualsiasi sociologo potrebbe spiegare la realtà è più banale.
In un paese arretrato come il nostro non esistono reali certezze quindi non si fanno figli, non si costruiscono rapporti significativi e spesso ci si ritrova a vagare da una situazione all'altra senza rendersi conto che il tempo scorre veloce e non concede deroghe.
Il nostro personaggio passa da un divano all'altro alla ricerca di qualcosa che non tenta di definire, divenendo a sua volta testimone delle miserie altrui.
Leggero, pregevole, bene interpretato, mi ha ricordato in alcuni passaggi le mie serate di ventenne incompiuto quando frequentavo luoghi e vedevo gente.
Nessuna nostalgia per quel tempo.
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