- Si è appena spenta l'eco delle elezioni regionali in Emilia Romagna ed ogni schieramento ha
proclamato, come consuetudine, il proprio successo: noi vorremmo che chiunque governi la Regione riconoscesse l'insostituibile ruolo della Polizia Locale nel garantire quotidianamente la sicurezza e il bene delle nostre comunità (ruolo troppe volte misconosciuto). Noi continueremo, negli uffici e sulle strade, a ''servire e proteggere'' e a produrre ''sicurezza''. Ciò che per noi è importante è essere tutelati per poter poi tutelare adeguatamente e senza timore le nostre comunità, ma il lungo ed inattuato percorso della riforma della legge quadro sulla Polizia Locale è la prova che governi e parlamento non hanno a cuore la sicurezza degli agenti di Polizia Locale e, conseguentemente, dei cittadini. Nella nostra Regione, che annovera tante città nei primi posti della triste classifica di reati perpetrati in danno a persone e proprietà, non esiste un assessorato alla sicurezza, mentre la Polizia Locale (su input delle locali amministrazioni civiche) già da tempo si occupa con successo del contrasto alla criminalità, pagandone però le conseguenze con un sempre più alto numero di feriti per violenze ed aggressioni subite (nel solo 2019, almeno 30 agenti feriti):
nonostante questo, la nostra Regione non prevede (come ad esempio la Lombardia, che ha stanziato una consistente somma per indennizzare i caduti ed i feriti della Polizia Locale) alcuna forma di tutela, così come richiesto insistentemente dal nostro sindacato. Anche nella nostra città dobbiamo purtroppo registrare disinteresse da parte dell' Amministrazione (ad esempio, con un parco auto vecchio e – cosa ancor più grave - con l' assenza già da alcuni mesi dell' autovettura modificata per il trasporto in sicurezza dei fermati che talvolta sono aggressivi e violenti, pregiudicando la sicurezza degli agenti e dei fermati stessi). Tutti i giorni la Polizia Locale di Bologna è in prima linea per garantire la sicurezza della sua comunità (nel 2019 sono stati una decina i feriti per aggressione, e quest'anno sono già 2 i colleghi feriti, uno dei quali con ben 20 giorni di prognosi), pur facendo fronte ad un forte calo numerico del Corpo dovuto non solo a quota 100 ma anche al fisiologico e naturale pensionamento (e l'assunzione prevista dei 70 agenti sarà soltanto una piccola toppa). Ovviamente apprezziamo le Amministrazioni Virtuose, ma chiediamo che siano ''virtuose'' non solo dal punto di vista economico, ma anche per le tutele che devono garantire a chi è in prima linea nel contrasto all'illegalità e al degrado. A tutt'oggi da Governo, Parlamento, Regione Emilia-Romagna non sono pervenuti gesti concreti nei confronti delle donne e degli uomini della Polizia Locale: nei nostri confronti continuano a mostrare l'atteggiamento peggiore da riservare a chicchessia, l'indifferenza. In tutta la penisola continuiamo a fare un lavoro, rischioso, usurante, complesso ma senza le adeguate tutele ed è giunto il tempo di decidere se la sicurezza dei cittadini è prioritaria o meno e se si vuole impiegare la Polizia Locale anche a questo fine. Gli inganni hanno le gambe corte e se i cittadini se ne stanno accorgendo, noi lo sappiamo da sempre.
nonostante questo, la nostra Regione non prevede (come ad esempio la Lombardia, che ha stanziato una consistente somma per indennizzare i caduti ed i feriti della Polizia Locale) alcuna forma di tutela, così come richiesto insistentemente dal nostro sindacato. Anche nella nostra città dobbiamo purtroppo registrare disinteresse da parte dell' Amministrazione (ad esempio, con un parco auto vecchio e – cosa ancor più grave - con l' assenza già da alcuni mesi dell' autovettura modificata per il trasporto in sicurezza dei fermati che talvolta sono aggressivi e violenti, pregiudicando la sicurezza degli agenti e dei fermati stessi). Tutti i giorni la Polizia Locale di Bologna è in prima linea per garantire la sicurezza della sua comunità (nel 2019 sono stati una decina i feriti per aggressione, e quest'anno sono già 2 i colleghi feriti, uno dei quali con ben 20 giorni di prognosi), pur facendo fronte ad un forte calo numerico del Corpo dovuto non solo a quota 100 ma anche al fisiologico e naturale pensionamento (e l'assunzione prevista dei 70 agenti sarà soltanto una piccola toppa). Ovviamente apprezziamo le Amministrazioni Virtuose, ma chiediamo che siano ''virtuose'' non solo dal punto di vista economico, ma anche per le tutele che devono garantire a chi è in prima linea nel contrasto all'illegalità e al degrado. A tutt'oggi da Governo, Parlamento, Regione Emilia-Romagna non sono pervenuti gesti concreti nei confronti delle donne e degli uomini della Polizia Locale: nei nostri confronti continuano a mostrare l'atteggiamento peggiore da riservare a chicchessia, l'indifferenza. In tutta la penisola continuiamo a fare un lavoro, rischioso, usurante, complesso ma senza le adeguate tutele ed è giunto il tempo di decidere se la sicurezza dei cittadini è prioritaria o meno e se si vuole impiegare la Polizia Locale anche a questo fine. Gli inganni hanno le gambe corte e se i cittadini se ne stanno accorgendo, noi lo sappiamo da sempre.
Bologna, 01 febbraio 2020 La Segreteria SULPL di Bologna
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