Il firmacopie è un' esperienza articolata.
Sono indispensabili alcuni presupposti:
Umiltà, senso dell'umorismo, un fisico allenato e una buona capacità comunicativa.
Un po' commerciante, un po' istrione.
Nella mia esperienza sono stato scambiato nell'ordine per :
Un commesso, un addetto alla sicurezza, un cliente pigro, una persona sospetta; quasi mai gli avventori leggono la locandina esposta accanto a una ventina di copie del mio ultimo romanzo che spiega il motivo della mia presenza in quel punto della libreria.
Le persone sono distratte, specialmente a Natale, corrono alla ricerca di un pensiero per l'amico, la suocera, il nipote, l'amante occasionale, il marito o la moglie, il collega o il superiore.
Nelle grandi librerie di catena ormai puoi comprare quasi tutto oltre i libri, giocattoli, lettori digitali, calendari, puzzle, etc etc.
Nonostante tutto però impegnandosi si riesce a incuriosire il lettore di passaggio, e in questo modo ho venduto diverse copie anche quest'anno e ho acquisito, spero, nuovi lettori.
Alla fine è un'esperienza vivificante, faticosa, creativa, mi ricorda due cose.
Uno, non sono nulla nel mondo, uno sconosciuto scrittore in un universo editoriale tanto variegato quanto non imbrigliabile in una qualsiasi definizione.
Due, sono uno scrittore che vive e ha un senso, in quanto scrittore, nel sorriso di un solitario fan che mi aspettava alle 14 davanti alla libreria, lui li ha letti tutti i miei romanzi e continuerà a leggerli, quindi fosse anche l'unico dà un senso a tutto il resto.
Buone feste gente.
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