venerdì 13 settembre 2019

riflessioni siciliane



Oggi 13 settembre 2019, l'acqua è talmente calda che tuffarsi e nuotare avviene senza fatica, senza sforzo anche per un freddoloso come me.
Alle 16 passo dal bar sulla spiaggia, "Anticaglie" per un caffè, domenica prossima ultimo giorno di apertura, lunedì i gestori partono direzione nord, in sottofondo canta Cremonini e scherziamo sul fatto che è un cantautore bolognese, gli racconto delle nostre colline e di come sia davvero divertente percorrerle in vespa.
Mi chiedono da dove possono salire, gli dico da via Saragozza, per via di Casaglia, ma gli dico anche che la Sicilia è più bella.
Mi dicono che hanno mangiato da Vito, una volta, tortellini introvabili, io gli consiglio La Gigina a Corticella, cucina bolognese doc, non ci sono mai stato ma ne parlano assai bene.
Loro ascoltano Cremonini io penso a una canzone di Battiato

Passammo l'estate su una spiaggia solitaria
E ci arrivava l'eco di un cinema all'aperto
E sulla sabbia un caldo tropicale dal mare


che ascoltavo quando avevo la loro età, anzi ero più giovane.

Sicilia, Emilia, terre lontane, diverse suggestioni, paesaggi, cibi, ma unite in un pomeriggio di settembre, perché l'estate qui non è ancora finita e la testa si sblocca davanti al mare, a una spiaggia deserta, e ricomincio a immaginare situazioni, personaggi, storie.

Mi scappa da ridere quando sento miei coetanei mugugnare che la pensione li spaventa, li spaventa il vuoto, la fine dell'età produttiva.

Il vuoto è vacanza, apre la testa a nuove frontiere, ti permette di fare progetti esistenziali 
nuovi, ti ricorda che non siamo nati per lavorare, ma per vivere e per perseguire l'irraggiungibile felicità che non esiste, ma affiora in un pomeriggio perfetto a Punta Secca.

Se non sapete cosa fare coetanei in età da pensione, ricominciate a fare una cosa bella, leggete un libro, quello che avete abbandonato su qualche comodino e lasciato lì solitario a prendere polvere.


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