giovedì 4 luglio 2019

Liga ... non è tempo per noi




 La prima tappa dello Start Tour 2019, in programma a Bari, non è andata benissimo: sembrerebbe che dei 50 mila posti disponibili, i biglietti venduti siano stati soltanto 30 mila, poco più della metà

Rubo dal Giornale di Sicilia.

Una breve riflessione.
Io seguo Ligabue dagli esordi, ho quasi tutti i suoi cd, tranne gli ultimi.

Ho amato il suo stile ruvido emiliano, mi piaceva il suo approccio rock e romantico, da Non è tempo per noi, a Ho messo via, Ballando sul mondo fino a Una vita da mediano, Tutti vogliono viaggiare in prima e potrei citarne tante altre.

Ma devo ammettere che, a differenza del meno affine Vasco Rossi, Ligabue ha sempre avuto il problema della ripetitività di toni, ritmi, e in molti casi contenuti.

Adesso siamo davvero al capolinea, non lo ascolto più e come nel caso di Jovanotti alcuni brani mi muovono un discreto fastidio, come l'ultimo Certe donne brillano, con il suo consueto ammiccamento al pubblico femminile fatto spesso di retorica e banalità.

Ero convinto che nel nostro paese il pubblico bue seguisse pedissequamente le mode e le abitudini senza scartare mai di lato  e che Ligabue avrebbe continuato a incassare lodi fino alla fine del suo tempo lavorativo, forse mi sbagliavo e questa potrebbe essere l'unica nota positiva nella constatazione della fine di uno degli ultimi mostri sacri del rock italiano.

Tutto ha una fine, a volte basta ammettere di non avere più nulla di interessante da proporre, e cercare magari nuovi interessi nella vita.

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