Leggendo solo il titolo di una recensione di MYmovies mi scopro reazionario, solo perché il film viene considerato reazionario da Andrea Fornasiero che sicuramente è un giovane e valente esperto di cinema.
Sono vecchio e perché no mi piace comunque stare dalla parte della legge per quanto spietata e reazionaria in questo film d'azione.
Non conosco la vicenda di Bonnie e Clyde e mi andrò a documentare, ma non è importante ai fini della realizzazione di una fiction, l'importante è la tenuta della storia narrata imperniata soprattutto sui due cacciatori, due vecchi e malandati ranger interpretati magistralmente da Kevin Costner e Woody Harrelson ingaggiati ufficiosamente per catturare i due criminali.
Bello il rapporto fra i due, intenso lo scambio verbale fra Kevin Costner e il padre di Clyde, intensa anche l'America della depressione dove due criminali da strapazzo diventano due eroi leggendari e la vicenda ricorda per certi versi quella più vicina a noi anche geograficamente di Igor, dove un qualsiasi delinquente può diventare famoso solo con il passaparola e qualche efferato omicidio sulle spalle.
Il film mi è piaciuto perché non è retorico, non indulge a inutili sentimentalismi, è uno spaccato di storia di un periodo feroce e drammatico per l'America ha anche una atmosfera western e crepuscolare che lo rende sapientemente malinconico e struggente.
Quindi mi perdoni Andrea Fornasiero se fra tutte queste caratteristiche non riesco a trovarlo reazionario, ma come scrivevo all'inizio la causa è forse la mia stessa natura lontana da inutili considerazioni garantiste anche quando si tratta di raccontare una storia per il grande pubblico.
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