lunedì 4 dicembre 2017

Il bibliotecario di via Gorki ... frammenti uno







"L'uomo osserva l'auto dalla quale  due ceffi minacciosi e muti a loro volta lo guardano, la grossa automatica che tiene infilata fra l'elastico della tuta acrilica e la ciccia della pancia non lo rassicura più, e lo sparo arriva come una liberazione, lui si gira voltando le spalle all'auto,  e si ritrova ad osservare prima il buco nella pancia dal quale il sangue comincia a inzuppare la felpa bianca dopo avere trapassato mezzo litro di caffè contenuto nel solito bicchierone di plastica, poi guarda stupito il bambino che solo poco prima gli girava intorno con la bicicletta il quale con occhi spaventati gli punta contro una piccola pistola automatica, forse una Glock, l'uomo grasso lo guarda a bocca aperta, il bambino grasso lo osserva terrorizzato, forse sperava bastasse un proiettile a stenderlo ma dopo un istante di esitazione spara di nuovo e  lo centra, allora lo spacciatore si volta e cerca di fuggire, mentre la fine gli corre incontro, un ultimo proiettile lo colpisce alla schiena e l'uomo cade, il viso paffuto contro il cemento screpolato della strada, mentre il sangue esce copioso dalla bocca semiaperta, sembra un pesce rosso boccheggiante caduto fuori dalla sua boccia di vetro. L'auto parte in una direzione, il cucciolo assassino sulla bicicletta in un'altra e rimane solo una grande macchia bianca e rossa in mezzo alla strada deserta"
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