E così sono arrivato al mio dodicesimo libro, e non c'è niente di più concreto del collage che espongo nel mio blog stasera. Ogni libro, ogni copertina, ogni riga ha comportato molto lavoro, spesso con editor, grafici, disegnatori, correttori di bozze, amici, attori, relatori e anche questa uscita imminente non è stata priva di patemi, stress, insicurezze e dubbi, come tutte le uscite.
Perché sia chiaro, se è vero che di scrittura non si campa, è anche vero che dietro ogni scrittore c'è una casa editrice che invece investe sull'autore, scommette, crede, spera e soprattutto lavora.
Scrivere è fatica e arrivato oggi al mio dodicesimo lavoro pubblicato in solitaria, mi rendo conto che
l'attività di scrittore creativo è un lavoro, non solo una passione, un lavoro faticoso che restituisce magari poco argent, ma molte soddisfazioni, e fra tutte l'orgoglio di mostrare le copertine delle mie prime dodici creature e come dice W.Allen, se è vero che il senso dell'esistenza è difficilmente recuperabile è pure vero che scrivendo e creando si riesce a colmare il vuoto, specialmente quando uno sconosciuto qualsiasi mi avvicina e mi confessa di avere gradito una cosa scritta da me.
Scrivere può essere condivisione, soprattutto per un orso come me.
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