Hannibal è una serie televisiva statunitense basata sui romanzi di Thomas Harris e sviluppata per il network NBC da Bryan Fuller.[1] È andata in onda per tre stagioni tra il 2013 e il 2015.
Ho amato senza dubbio Il silenzio degli innocenti e prima ancora Red Dragon.
Questa trasposizione televisiva dei personaggi inventati dalla mente scaltra di Thomas Harris è interessante, come dicevo ieri sera a cena, mentre sorseggiavo un buon Chianti con un vecchio amico, se non fosse stato inventato Hannibal Lecter avrei voluto inventarlo io.
E tanto per chiarire, non esiste al mondo un sociopatico o psicopatico così strutturato.
L'idea di uno psichiatra cannibale è tanto fantasiosa quanto intrigante, perché il male esiste, esiste anche l'orrore e ormai è quotidiano, o forse c'è sempre stato adesso è solo maggiormente esposto grazie alla rete e ai mass media.
Ma l'orrore e il male non esce mai da menti brillanti.
Il serial Killer è solitamente una persona disturbata che prima o poi fa un errore clamoroso proprio perché non riesce a frenare i propri impulsi e forse da questo punto di vista si avvicina di più alla realtà Criminal Mind, non tanto per la risoluzione dei casi che fa scappare da ridere, ma per i casi stessi.
Il serial killer è più facilmente simile a un Pacciani e ai compagni di merende che a un elegante psichiatra grande amante della lirica e della buona cucina.
Detto ciò la sceneggiatura è intelligente e coinvolgente, i personaggi, tutti, sono convincenti.
Hannibal è Mads Dittman Mikkelsen attore danese del 65 con una carriera di tutto rispetto.
Will Graham è Hugh Dancy, attore inglese.
Jack Crawford è Laurence John Fishburne III che forse conoscerete meglio come attore di colore con una carriera lunga e meritoria alle spalle sia al cinema che in televisione.
Sono tre professionisti della scena che non prevaricano e convincono, e l'intensità delle note caratteriali dei tre viene sottolineata nella realizzazione televisiva, dove Hannibal forse sfuma caratterialmente per convincere esteticamente, incredibili le sequenze di cucina.
Will Graham invece è un sensitivo, più che in Red Dragon.
Crawford spicca rispetto allo stesso personaggio cinematografico per la personalità e il peso che ha nell'intera vicenda.
Sto guardando la prima stagione e che dire mi diverte, si fa per dire, perché quando la realtà è trasfigurata, diventando metafora, anche un cannibale può sembrare un personaggio positivo, se ti aiuta a riflettere sulle cose della vita.
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