C'era Edoardo, la commedia napoletana, Totò e soprattutto Troisi. Dopo la sua morte non ho più trovato un giovane comico napoletano in grado di avvicinarsi minimamente alla sua originalità e grandezza.
Questa commedia è leggera, etera, surreale come pranzo di ferragosto anzi di più, e onesta, gioca con Napoli, ne mostra alcuni angoli immutati nella loro ineguagliabile bellezza, racconta una favola moderna con protagonisti improbabili ma seducenti nella loro ingenuità.
La ragazza del nord che sviene davanti alle opere d'arte, il trentottenne napoletano sfaccendato e sornione, il depresso a causa di un amore finito. Si incrociano i personaggi, sullo sfondo Napoli e qualche noto caratterista rendono il racconto piacevole come una sfogliatella pomeridiana.
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