Questa bambina scomparve il 2 agosto 1980 nella esplosione avvenuta alla stazione di Bologna.
La strage del 2 agosto rimane l'atto di terrorismo più grave avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra e noi bolognesi ogni anno scendiamo in piazza per non dimenticare.
Conosco personalmente almeno un sopravvissuto e quella giornata è incisa nella nostra memoria collettiva e individuale di bolognesi e italiani.
Allora si parlò di strategia della tensione, ancora oggi abbiamo dubbi e sospetti su quanti e quali poteri fossero dietro a quella strage, a tutte le stragi, che in quel periodo insanguinarono l'Emilia e l'intero paese.
Sono state spese milioni di parole, girati film, inchieste televisive e documentari, mobilitate le coscienze e nonostante l'alternarsi dei governi rimangono ancora dubbi e lati oscuri.
Adesso il terrorismo ha cambiato aspetto, ha cambiato matrice, è diventato internazionale.
Ci sono alcune differenze sostanziali.
Allora i terroristi appoggiavano una valigetta in una stazione, in un treno, in una piazza e poi se ne andavano.
Adesso i terroristi si fanno saltare in aria, investono la gente con i camion, sparano in un locale affollato e alla fine si fanno uccidere.
Ciò che rimane oscuro allora come adesso è la motivazione.
I terroristi di allora erano probabilmente italiani e seminavano morte e distruzione per una motivazione politica, ideologica, magari erano pagati per compiere le loro nefandezze.
Quelli attuali uccidono nel nome di una religione, la stessa religione che sembra smentire le loro azioni.
Chi sono questi mostri?
Chi erano i mostri di allora?
Da dove nascono persone come queste, stessa matrice marcia, stesso buio nel cervello.
Perché non esiste motivazione plausibile che può giustificare la morte di persone innocenti, innocenti come Angela Fresu dissolta nel calore intollerabile di una esplosione terribile che distrusse una stazione, uccise 85 persone, cercando di piegare Bologna e il paese.
Chi uccide persone indifese nei luoghi dove ci si incontra per vivere insieme, per condividere, non può rientrare in nessuna categoria umana o animale, sono ed erano mostri.
Noi bolognesi lo sappiamo.
Siamo sopravvissuti a tutto quell'orrore, non ci hanno piegati, siamo ancora qui ogni anno per non dimenticare e se ci pensate bene la ricetta bolognese è esportabile anche contro il nuovo orrore.
Bisogna scendere nelle piazze in tanti, devono capire, coloro che seminano il terrore, che non ci possono piegare allora come oggi.
Forse un giorno scopriremo che dietro a questi mostri suicidi c'è qualcuno di potente, oscuro, con una motivazione legata a potere e denaro, come al solito.
Non importa.
Qualunque sia la logica noi dobbiamo continuare a mobilitarci per dimostrare che non esiste terrorismo vincente di fronte alla forza della ragione.
Non possono ammazzarci tutti, non devono piegarci.
Nessuno deve rimanere indietro.
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