La famiglia Belier è un film sulla diversità e ve lo dice uno che ha lavorato per anni nel settore dove la diversità legata a dei deficit è affrontata nel tipico stile italiano, dove gli operatori sono sottopagati e sfruttati e gli utenti portatori di un qualsiasi deficit scontano l'arretratezza culturale di un paese che non ce la può fare a crescere in coscienza e riabilitazione.
Detto ciò questo è un film educativo e buca lo schermo con la leggerezza e la forza della positività, è un film vitale, pieno di energia, dove i protagonisti sono personaggi che lottano per fare valere dei principi e inseguono la loro idea di felicità.
La famiglia Belier è composta da una madre, un padre, un figlio sordomuti, e una figlia invece normodotata con il dono aggiuntivo di una voce soave, una cantante in divenire.
Al di là della trama che vi lascio svelare in autonomia, è il messaggio che davvero funziona.
Si può essere sordomuti ad esempio e nello stesso tempo carichi di uno slancio vitale che gli permetterà di superare le avversità e fare valere il proprio ruolo nel mondo.
Si può vivere con leggerezza pur non sentendo tutti i suoni del mondo, si può amare e rincorrere la felicità e soprattutto si può fare in modo che chi ha un deficit sia messo nelle condizioni di vivere al meglio nel proprio contesto sociale.
Questo film vi prende e con forza vi canta quanto la vita sia un valore e quanto chiunque sia importante, bello, meritevole di essere amato ma soprattutto rispettato.
Finalmente non il solito film pietistico e opportunista.
Molto belle le canzoni proposte.
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