Fino a qui tutto bene e non a caso vi incollo il link di Roan Johnson sul titolo del film perché merita talvolta dare un'occhiata a chi sta dietro le quinte di una storia e questo film è una vicenda che narra le vite di alcuni giovani universitari alla fine del loro percorso di studi in una Pisa quasi tutta vissuta sui tetti della città.
Il film è realistico e surreale insieme, è vero nella sua drammatica tenerezza e divertente, comico, senza diventare mai aggressivo o irriverente, è semplicemente una storia dove le vite dei protagonisti si incrociano, intrecciano, mescolano, scambiando carne ed ossa come canta Ligabue in un addio alla giovinezza per una proiezione senza rete nel mondo adulto.
Perché nel nostro paese non diventi mai davvero adulto, non è permesso oggi, ma non puoi rimanere per sempre studente fuori sede.
Vivi nel limbo della miseria condizionata dai conti correnti dei genitori, nella precarietà delle borse di studio, nella speranza di un lavoro in Islanda a caccia di vulcani.
E vulcanico è sicuramente questo regista, commoventi questi relativamente giovani attori, fuori dai circuiti collusi di tanto cinema romano e non solo e allora, che la sorte vi arrida in battaglia e tanto argent e successo a questo gruppo di eroi del cinema indipendente, ve lo meritate
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