sabato 12 marzo 2016

Bologna, unità cinofile antidroga a scuola ed è subito polemica



La nostra piccola borghesia illuminata, portavoce del garantismo a tutti i costi. I genitori di questi adolescenti che sentono l'esigenza prepotente di alzare la voce imperiosa e urlare fuori i cani e i poliziotti dalle scuole che vadano a occuparsi di altri luoghi, di altri problemi, dei nostri ragazzi ce ne occupiamo noi che sappiamo come educarli come crescerli.
Ho letto i commenti in rete: cosa sarà mai se i giovani si fanno le canne è sempre successo, una canna non ha mai ucciso a nessuno, altri sono i crimini, altri i problemi, che la Polizia si occupi della corruzione, della malasanità, della politica inquinata, dei veri delinquenti.

Intanto al Manzoni arrestano un diciassettenne che dopo la ricerca di un cane sul suo ciclomotore ha portato i militari al domicilio del giovane dove è stato rinvenuto un etto fra hashish e marijuana.
Cosa sarà mai un etto di fumo? Qualcuno avrà detto, sicuramente era per uso personale, e questa polizia è repressiva e anti libertaria.

Il nostro paese sta ruzzolando sempre più verso un dirupo e davanti ci stanno questi allegri buontemponi del buonismo obbligatorio, del garantismo sfrenato, dell'accoglienza illimitata.
L'equivoco che essere di sinistra significhi essere contro ogni regola dettata dalle leggi è tanto errato quanto pericoloso.
Non sono un  moralista, non mi scandalizza chi consuma droghe leggere, ma sono convinto che le regole vadano rispettate sempre dovunque da chiunque.
Deve prevalere un concetto, se voglio vivere in questo modello sociale devo attenermi alle regole dettate da tale contesto.

Se compro un appartamento in un condominio devo rispettare le regole dettate dall'assemblea condominiale, altrimenti se sono contrario posso sempre scegliere di vivere in una grotta su una montagna dove le regole sarò io, più o meno, a stabilirle.

A scuola non si porta hashish o marijuana o eroina, come non si portano armi, come non ci deve essere nessuna forma di bullismo, non si fumano sigarette, si chiama rispetto delle regole sociali, rispetto per gli altri, quelli che non vogliono consumare sostanze e vanno a scuola essenzialmente per studiare.

Ultima considerazione non meno imprescindibile.

La droga, come l'alcol uccidono eccome, basta pensare a un qualsiasi incidente stradale, in una qualsiasi notte di un sabato italiano, al ritorno ubriaco e allucinato da una discoteca.
L' incidente stradale rimane una delle prime cause   di morte nel nostro paese.

Ringraziamo, quei cani, quei militari, e il  sano principio che prevenire è meglio che curare.
Lasciateli lavorare, loro sono lì per salvare i vostri figli.


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