Scopro la notizia per caso e mi fermo a guardare l'eterno trentenne congelato in un'immagine di un suo film che a occhio e croce dovrebbe essere Chiamami aquila.
John Belushi ha rappresentato per molti della mia generazione la ribellione degli anni 80, la risposta demenziale e provocatoria dei giovani comici americani del Saturday Night live, un programma che rivoluzionò la televisione americana e che lanciò soprattutto lui e Dan Aykroyd e che arrivò in Italia solo in trasmissioni di nicchia. Ma Belushi spopolò in Italia soprattutto con i suoi film.
Animal House del 77, The blues brothers, e aggiungerei, I vicini di casa, in tre modi diversi propongono alcuni personaggi leggendari che avevano un denominatore in comune, una irresistibile carica comica, e una forte componente sovversiva rispetto agli stereotipi sociali vigenti.
Belushi incarna un modello esistenziale contro corrente, fuori dagli schemi, sopra le righe, invincibile e vincente in una società che cerca di fare tutto per espellerlo come fosse corpo estraneo ma che alla fine deve accettarlo per la sua purezza e la sua innata capacità di sedurre e adattarsi a qualsiasi situazione.
Forse nel film I vicini di casa del 1981 raggiunge la maturazione il personaggio del piccolo borghese annichilito da un quotidiano piatto e senza prospettive che come nelle favole noir migliori riesce a reagire e ad abbandonare il piattume di una quotidianità vuota e senza prospettive per un futuro incerto e ipotetico.
Chissà cosa sarebbe diventato John Belushi se il suo stile di vita non l'avesse ucciso a soli 33 anni?
Quanto la droga, l'alcol e la sua quotidianità squinternata hanno influenzato il suo genio?
Cosa avrebbe potuto diventare la sua carriera?
Non lo sapremo mai, rimarrà uno degli ultimi eroi di una generazione che ha vissuto gli anni 80 come l'ultima rivoluzione culturale possibile.
In quei film, nel suo blues, in quei personaggi è rimasto parte del mio modo di leggere la realtà, una fantastica avventura dove tutto è possibile anche diventare scrittori a quarantacinque anni, perché no?
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