Fargo è uno dei piccoli capolavori televisivi da degustare al calduccio di un pomeriggio d'inverno come una cioccolata in tazza o un buon bicchiere di rosso.
L'ambientazione fine anni settanta è curata ma appena alterata, perché la realtà in Fargo non deve essere un valore aggiunto solo una possibilità.
Non fatevi ingannare dalla premessa degli autori non c'è nulla di vero in questa seconda storia come nella prima, solo la neve e il freddo e credo sia stato girato in Canada anche se la storia si svolge nei pressi di Fargo.
I personaggi sono come al solito grotteschi, tranne i buoni, quelli sono quasi santificati, il poliziotto coraggioso e volenteroso, la moglie malata con più intuito investigativo del marito e tutti i personaggi caratterizzati come statuine di un presepe vivente dove ognuno contribuisce a costruire la trama mai scontata e mai buonista, ci sono anche gli alieni in questa seconda stagione, perché davvero hanno solcato i cieli immaginari di milioni di americani in varie stagioni della loro vita.
Fra tutti gli attori, bravi come al solito, mi ha colpito Kirsten Dunst parrucchiera sociopatica che riesce a portarsi a casa un killer investito da lei sul cofano dell' auto stravolgendo la sua piatta vita familiare in maniera definitiva.
Fargo è fonte di ispirazione per uno scrittore e un piacere per un teledipendente come me, sa di qualità, sa di cinema, di creatività vera.
Su sky atlantic
Nessun commento:
Posta un commento