Mi sono ritrovato nel mio kobo questo corposo romanzo inglese davvero per caso, cercavo un altro autore, americano, e per caso ho caricato questo ebook e me lo sono portato in vacanza e l'ho letto in pochi giorni sedotto dallo stile, intanto questo signore è della mia generazione poco più giovane, del 61, e pur essendo inglese, razza a me ignota, l'ho trovato affine in molte considerazioni e riflessioni sul vivere attuale.
Si parla di solitudine nell'era di facebook, si svolge nel 2009 la storia, ed è un viaggio, una sorta di piccola odissea all'interno della vita di un individuo Jonathan Coe, solo, introverso, depresso, quarantottenne che si ritrova a fare i conti con il suo fallimento come marito, padre, e in generale essere umano, ma anche se sembra terribile e pesante la trama viene sviluppata con leggerezza, i personaggi sono concreti, i dialoghi spesso davvero geniali, e dentro ci sono storie che generano altre storie in un intreccio che alla fine ti trascina fino all'epilogo che tanto mi ha ricordato alcune trovate geniali di Calvino
Sono uscito una volta tanto dal binario nero, e davvero penso che non ci sia niente di meglio per uno che scrive noir di perdersi in altri filoni letterari.
Consigliato
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