Seconda puntata. certi dialoghi entrano secchi e definitivi come la realtà e non c'è niente da fare, la realtà è la materia che mi affascina di più. Mi piacerebbe essere l'inventore di qualche gioco di prestigio, un bel fantasy con maghetti e draghi volanti, o un bel filone erotico esclusivo tipo cinquanta sfumature di niente, ma alla fine devo arrendermi all'evidenza che certi scambi fra i protagonisti di questa seconda stagione sono molto vicini al mio modo di interpretare la comunicazione verbale fra esseri umani oggi, essenziale, brutale, veloce, superficiale.
La seconda puntata è l'inizio dell'indagine e si muove lenta, precisa, cadenzata, inesorabile, senza una sbavatura, come un film da oscar, e mi fa bene, la sceneggiatura mi nutre, vitamine per il cervello, se ruberò da questi americani sarà solo a fin di bene.
Adesso vado a vedermi la terza puntata e sono bravo a non raccontarvi nulla.
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