E nel giorno del dolore e dello sconcerto per una nuova strage della follia non voglio tacere, perché la morte di quelle persone e del collega deve aiutarci a riflettere.
Ieri sera quasi in diretta ho appreso della tragedia napoletana dal mio salotto tranquillo e la cosa che mi ha spiazzato è stata il commento della giornalista televisiva di non so quale canale che per la prima volta da quando faccio il mio mestiere ha parlato di poliziotti municipali e non di vigili, e l'ha detto più volte, ha parlato di un ufficiale della polizia locale di un altro agente ferito insieme a tutti gli altri cittadini che voglio ricordare.
Il criminale ha ucciso 4 persone, tra cui un tenente della polizia municipale di Napoli, suo vicino di casa. Ci sono anche 6 feriti tra cui due poliziotti, un carabiniere, un agente della Polizia Municipale, che versa in gravi condizioni, e un passante che si trovava a bordo di uno scooter proprio in quel momento.
"Sono vicino alle famiglie delle vittime e dei feriti e ai nostri uomini in divisa rimasti coinvolti oggi nella sparatoria a #Napoli" twitta il ministro dell'Interno Angelino Alfano.
E spero che questa volta lo Stato cominci a capire che i suoi uomini in divisa sono anche gli agenti della Polizia Locale ogni giorno in prima linea.
Il collega gravemente ferito era lì non per fare delle multe ma per delimitare l'area pericolosa a salvaguardia della popolazione quindi facile bersaglio del criminale, e il Tenente della Polizia Municipale Francesco Bruner stava soccorrendo il collega quando è stato freddato.
Poliziotti a tutto tondo, in prima linea per senso del dovere, perché il senso del dovere va al di là delle polemiche, della mancanza delle divise, degli stipendi bloccati, dei mancati riconoscimenti dello Stato e soprattutto della sua cronica indifferenza al nostro ruolo di poliziotti locali.
Onore al collega caduto e all'altro ricoverato in gravi condizioni.
Spero che la stampa, quella che ogni giorno ci aggredisce e denigra, questa volta sappia riconoscere il valore degli uomini che ieri sono caduti per difendere i loro concittadini.
Spero che lo Stato sappia essere davvero solidale con le famiglie dei nostri colleghi.
Spero che questo paese cominci ad accorgersi che ci siamo anche noi in trincea.
Spero che il sacrificio di Francesco Bruner serva almeno a questo.
Noi comunque non lo dimenticheremo, ogni collega caduto è un fratello.
Nessuno deve rimanere indietro.
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