Ho terminato 3 minuti fa di vedere l'ultima puntata della serie più entusiasmante degli ultimi anni.
Mi rimarrà dentro e difficilmente riuscirò mai anche solo lontanamente ad avvicinarmi a tanta creatività narrativa, ma credo che questa immersione in 5 stagioni furibonde e feroci non potrà che fare bene al mio mestiere di scrittore.
A volte penso che il cinema sia morto e la fiction gravemente malata, ma dopo avere visto questa serie devo ricredermi.
Cosa deve avere una narrazione per piacere a chi guarda o ascolta?
Tanti ingredienti: incuriosire, emozionare, divertire, spaventare, sedurre, e in una parola portare chi ascolta o legge o guarda ad immedesimarsi e questi effetti li proverai tutti in Breaking bad dove ti troverai, tuo malgrado, a fare il tifo, ma che dico ad amare il signor Walter White, professore di chimica e cuoco sopraffino di metanfetamina.
Ti innamorerai di ogni singolo personaggio per questo alla fine soffrirai per dovere rinunciare a loro.
E io piccolo scrittore di neri di provincia non posso che inchinarmi davanti a questa sceneggiatura, alla bravura degli attori, al ritmo narrativo, alla regia.
Spero solo che il mio scrivere trarrà spunto da tale insegnamento e alla mia prima presentazione del nuovo romanzo Vuoti a perdere che si svolgerà il 19 maggio 2015 alle 18 alla Feltrinelli di Pz Ravegnana a Bologna, indosserò la maglietta con la faccia di Walter White, chissà che non mi porti fortuna.
Per chi vuole vedersi le 5 stagioni in streaming, le trova qui:
breaking bad
Ma attenzione la visione di questa fiction può causare effetti collaterali, provare per credere.
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