martedì 21 aprile 2015

Bianca vertigo




"Dicono che ci sono tre distanze che le persone assumono tra loro e gli altri: La zona pubblica, cioè  dai trecentosessanta centimetri in poi, la zona sociale (dal metro circa ai tre metri), la distanza a cui ci teniamo dagli estranei, la zona personale, tra i cinquanta centimetri circa e il metro ( la distanza che teniamo dagli altri quando siamo in un locale, tra amici, in chiesa).
pag. 113 tratto da Bianca vertigo di Lisa Frassi edito da Runa Editrice.

Questa cosa delle distanze mi piace perché io sono uno di quelli che ha bisogno sempre di mantenere uno spazio fra me e il mondo, faccio fatica a fare entrare gli altri, invecchiando mi rendo conto che la mia diffidenza è cresciuta, insieme alla fatica  di lasciarsi andare,  trasmettere informazioni, emozioni, sensazioni.

Infatti uno dei motivi del mio scrivere nasce dal bisogno di entrare in contatto con gli altri, una sorta di comunione che passa attraverso le parole scritte e dentro quelle parole scivolano le  emozioni, i ricordi, i frammenti di un modo di interpretare la realtà.

Lisa Frassi con questo libro gradevole, leggero, musicale, da tutti i punti di vista, mi ha aperto la testa, mi ha dato una ulteriore illuminazione sulla motivazione, su ciò che spinge le persone come me, come lei a scrivere e mi ha anche mostrato uno stile nuovo che non conoscevo.
Lisa Frassi ci racconta se stessa con una freschezza e un'autenticità disarmante, entra nel tuo salotto, nella tua camera da letto, nel tuo momento privato, quello che dedichi alla lettura, e ti rende partecipe della sua vita, della sua esperienza di giovane donna nei momenti più importanti della sua vita, i suoi amori giovanili, la gravidanza, i viaggi, la famiglia, l'amicizia.

Poi arrivo a questo brano a pag 219 Brusio dell'anima:
"Sono quello che divento", diceva Nietzsche, ebbene è così che mi sento.
Ho trovato la mia pace sentimentale ma, come il mare, l'anima affronta giorni di turbolenza e giorni di calma.
Penso al senso del tutto come non mai. Rifletto sul significato del mio lavoro, sulle energie che la gente investe per costruirsi una famiglia, una professione, un ruolo, una casa, delle amicizie vere.
Poi penso che in un attimo la vita finisce, senza possibilità di ritorno.

Questo è un libro fatto di frammenti, spezzoni di vita, riflessioni, racconti di  momenti, e ti entra dentro con delicatezza, senza violentarti, senza spaventarti, aiutandoti a dare ossigeno ai pensieri.
In questa epoca drogata da una comunicazione sempre più rarefatta e virtuale, è bello trovare una donna giovane, piena di energia vitale ancora libera da intossicazioni nevrotiche e linguaggi storpiati.
Insieme al libro troverete un cd musicale piacevole.
Un prodotto terapeutico alla fine, una buona disintossicazione dell'anima.

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