martedì 24 marzo 2015

Lorenzo 2015 cc



E dopo avere scritto della sua canzone lancio, sabato, che mi ha colpito, e dopo avere scritto un post sul giovane Nardinocchi, due brevi considerazioni sull'ultimo album che sto ascoltando rigorosamente gratis da Spotify e alcune domande sorgono spontanee.

Chi compra musica? E soprattutto perché?

La musica è gratis, in rete puoi scaricarla, ascoltarla, guardare i video su you tube, chi compra ancora musica? Forse i cosiddetti fans e in effetti ogni pop star ha i suoi fans, basta fare un salto a Zocca e fare una passeggiata nella strada dove vive la mamma di Vasco e ti rendi conto che i fans possono fare la differenza.

Detto ciò io non sono un tifoso di nessuno nemmeno di me stesso figurarsi di un cantante di origini toscane, cresciuto come un milanese e tifoso a sua volta di Renzi, dicono le cronache.

Però oggi vi dirò solo che dopo avere ascoltato sabato ho cominciato ad ascoltare anche altri brani e Gli immortali non mi piace, procedendo in avanti senza passare dalla saggezza, in questi giorni impazziti di polvere di gloria te lo ripeto ancora fino a strapparmi le corde vocali ora che siamo qui noi siamo gli immortali.

E ho pensato che lui canta del sabato italiano di quelli che il sabato non se lo gustano perché sono disoccupati, senza prospettive, senza un futuro, e lui canta la disperazione dei sabati italiani di chi non ha speranze e penso che lui forse è davvero un immortale, uno che ha saputo riciclarsi continuando a vendere un prodotto da super mercato e continuando a sedurre migliaia di italiani.

Lui è immortale perché si spaccia per un rivoluzionario da San Patrignano a un prete di periferia,
E alla fine i compagni come lui, quelli che sanno ancora raccontare le favole e vendono la musica e riempiono gli stadi, possono piacere, a tratti, possono essere anche bravi, a tratti, ma non fatevi fregare gente, cantano solo canzonette, come diceva Bennato e magari sono grandi tifosi di Renzi, un altro immortale, e mi fanno una rabbia che mi piacerebbe davvero una musica nuova, popolare, senza essere scadente e triste, vera senza essere ambigua e collusa, ma che te lo dico a fare?

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