E' iniziata su fox crime la seconda stagione di The bridge remake di una serie scandinava che non ho mai visto.
Bravi i due protagonisti Diane Kruger e Demian Bichir, questa fiction che si svolge sui confini Stati Uniti Messico ripropone con dovizia di particolari i temi tipici raccontati con passione dal grande Cormac McCarthy, la violenza insensata e gratuita che fa parte delle regole d'ingaggio nei rapporti di forza fra gruppi criminali del cartello messicano e forze dell'ordine, fra corruzione, spaccio di stupefacenti, prostituzione e le solite amenità che rendono questo mondo disgustoso.
Le donne anche nella seconda serie appaiono bellissime e tragiche vittime di uomini che non hanno nulla di umano, la vicenda si snocciola intorno a un'indagine della Dea che vuole vendicare la morte di un loro agente, il nostro amico poliziotto messicano che ancora vuole vendicare la morte del figlio e la protagonista femminile, bella, disturbata e autistica.
Nel complesso il tutto funziona, ma soprattutto è l'atmosfera azzeccata in questa riproduzione di un inferno tanto terreno quanto senza speranza.
Vedremo come si evolve la trama.
su Sky.
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