Nuova recensione e posso dire senza tema di smentite che Il silenzio della bassa vanta il più alto numero di recensioni positive nella mia carriera di scrittore, qualche cosa vorrà dire anche se in questo momento mi sfugge. Volevo anche ricordare agli amici bolognesi e specialmente a quelli che vanno a fare la spesa al CENTRO LAME che domani sera 19 giugno 2014 alle 18 sarò davanti alla libreria Coop Lame con l'amico Vasco Rialzo e si parlerà dei nostri ultimi due romanzi. Vi aspettiamo
Recensione - "Il silenzio della Bassa" di Massimo Fagnoni
Recensione a cura di Massimo Minimo
"Il silenzio della Bassa" di Massimo Fagnoni (Fratelli Frilli Editore) è il nuovo thriller recensito oggi da ThrillerPages. Clicca e leggi trama e note sull'autore
La Sezione persone scomparse della Questura di Bologna, guidata dal commissario Riccardo Guerra, deve indagare sulla sparizione di Celeste, una ragazza diciassettenne. Sul caso si getta a capofitto anche Fiorella Benedetti, spregiudicata presentatrice televisiva, che incarica delle ricerche l’investigatore privato Galeazzo Trebbi.
Quest’ultimo, ex poliziotto, farebbe volentieri a meno di lavorare per
una donna il cui unico scopo è alzare gli indici d’ascolto della propria
trasmissione e per fare ciò non si ferma davanti a nulla e nessuno.
Trebbi, però, ha bisogno di soldi per curare la figlia che ha subito un
danno cerebrale permanente e quindi si dedica anima e corpo al caso.
Alla fine sarà proprio lui a fornire alla Polizia l’incredibile ed
inaspettata soluzione del mistero.
Il silenzio della Bassa è
un romanzo dai profondi risvolti sociologici. La scomparsa di una
ragazza porta a galla le profonde incomprensioni e le meschinità
esistenti all’interno della sua famiglia, un piccolo nucleo prossimo
all’implosione. Il personaggio di Fiorella Benedetti è
un esempio calzante di quella televisione trash di cui abbiamo tanti
esempi in Italia e di cui faremmo volentieri a meno. La stessa Polizia,
almeno inizialmente, non ne esce molto bene, imboccando un paio di
false piste: la prima conduce ad un sacerdote che avrebbe avuto
attenzioni particolari per Celeste,
la seconda al “solito” extracomunitario che la presentatrice non si fa
scrupolo di gettare in pasto al pubblico. Una delle poche figure davvero
positive del libro è la nonna di Celeste,
l’unica cui interessi davvero la sorte della ragazza. Mentre tutti gli
altri soggetti coinvolti trarranno un qualche vantaggio dalla
conclusione dell’indagine, l’anziana signora resterà sola con il suo
dolore. Non possono mancare due parole su Galeazzo Trebbi,
ex poliziotto pieno d’umanità, legato ai vecchi ma sempre validi metodi
investigativi. Vicino ai sessanta e con un fisico tutt’altro che
invidiabile, Trebbi tira avanti esclusivamente per aiutare la figlia,
svolgendo incarichi spesso poco piacevoli. Il suo agire sempre secondo
coscienza fa di lui un personaggio cui è impossibile non affezionarsi.
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