F.lli Frilli Editori, anno 2014 (Pag. 256)
Trama – Autunno 2011. Dal Villaggio Airone, a pochi chilometri da Bologna, scompare Celeste Maccaferri, diciassette anni, appartenente ad una famiglia piccolo borghese in profonda crisi finanziaria ed esistenziale. La sezione “Persone scomparse” della Polizia inizia ad investigare, interroga i compagni di scuola della ragazza, scava nel suo contesto familiare. Anche Fiorella Benedetti, disinvolta e fin troppo spregiudicata conduttrice televisiva di un’emittente locale, all’unico scopo di incrementare l’indice d’ascolto del network per il quale lavora dà il via ad un’indagine parallela, ingaggiando l’investigatore privato Galeazzo Trebbi. Quando viene ritrovato il diario segreto di Celeste, inizia una caccia al tesoro che, uno dopo l’altro, coinvolgerà prima il responsabile di una presunta setta satanica, poi un giovane ed attraente parroco, e infine un nordafricano che lavora poco distante dall’abitazione dei Maccaferri. Sarà Galeazzo Trebbi, detective di vecchio stampo ma di notevole acume, che riuscirà a dare alle indagini una svolta decisiva.
Giudizio – Decisamente un buon romanzo. Fagnoni fa il poliziotto e si percepisce, perché ha cognizione di come le forze dell’ordine, in una operazione come quella che ci racconta nel suo libro, pensano, si muovono, agiscono, e descrive tutto con competenza e precisione. Dialoghi asciutti, realistici, atmosfere coinvolgenti. L’autore tratteggia bene il quadro psicologico dei vari personaggi, ne sviscera pregi, difetti, e miserie, senza pietà, non commisera né pontifica. Molto riuscito il personaggio di Galeazzo Trebbi, un detective di mezza età, ex poliziotto, apparentemente dimesso ma in realtà capace ed umano, che si serve di metodi di indagine tradizionali ma soprattutto del proprio intuito, del “mestiere”, e della propria conoscenza di luoghi ed ambienti. Un’ultima annotazione: merita un commento particolare, e positivo, l’ambientazione della storia, la descrizione dei luoghi. Fagnoni, con grande efficacia, nel corso della lettura riesce a farci respirare l’aria gelida della Bassa, ci abbandona malignamente tra le sue nebbie, ci incupisce talvolta con la descrizione di cieli plumbei, che, come i personaggi di questo bel romanzo, non promettono nulla di buono. Lettura consigliata, non ve ne pentirete.
Sull'autore – Massimo Fagnoni, classe 1959, bolognese, laureato in filosofia, ha lavorato per quasi vent’anni nei servizi sociali e psichiatrici della sua città e da dodici anni fa parte della Polizia Locale. Dalla collaborazione con le forze dell’ordine, nasce il suo desiderio di narrare storie noir. È al quinto romanzo, ed è stato vincitore nel 2011 del “Lomellina in Giallo”.