La rete non è solo virtuale, a volte torna a muoversi lungo le strade della città e arriva fino alle periferie di Bologna entra in un caffè, nel caso specifico il Blues caffè e nasce, con uno sforzo organizzativo relativo, una bella situazione, come quella di ieri sera a Corticella uno dei quartieri storici di Bologna.
Nella foto in bianco e nero uno dei momenti della serata.
La presentazione ha soprattutto lasciato spazio ai brani, letti come al solito dall'amico Piovella.
Si è parlato di Bologna, di violenza, del nostro lavoro in divisa e di personaggi, quelli che nascono nelle storie che scrivo e che rubo dalla vita vera quella che ogni giorno incontro per strada.
Ho conosciuto nuove persone, ho scoperto lettori dei miei libri che non conoscevo, ho come al solito costruito un pezzetto di esperienza che mi servirà per il futuro prossimo.
Perché faccio tutto ciò?
Non per il denaro, avrei già smesso, forse per l'immortalità come mi suggerisce un collega in divisa.
Forse perché mi piace il giocattolo, dalla mia nicchia solitaria e quasi claustrofobica alle strade della città per scoprire come le storie, quelle sulla carta e quelle raccontate, a volte si incontrano, si intrecciano, i miei personaggi prendono vita, diventano credibili, fanno ridere, fanno rilflettere o semplicemnte funzionano.
Grande magia, non trovate?
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