A Bologna un poliziotto viene ucciso; subito, il suo viso compare, come un macabro trofeo di caccia, nella lugubre galleria di immagini di un sito, www.cacciallosbirro.com. Mentre i colleghi della vittima vengono tempestivamente raggiunti da email minacciose, sul sito campeggiano altri riquadri da riempire: il fantomatico gruppo che si cela dietro l’orribile gesto promette altre morti violente. Mentre le indagini procedono, il clima in città si appesantisce: un violento e imprevedibile movimento eversivo genera il caos nelle piazze e contribuisce ad esasperare gli animi. Parallela all’indagine ufficiale, il sovrintendente Massimiliano Re ne conduce un’altra, ufficiosa e dai metodi poco ortodossi, ma forse più concreta e fruttuosa dell’altra; e mentre le violenze si moltiplicano e gli indizi riconducono in maniera inquietante agli eventi occorsi durante il G8 di Genova, una nube nera sembra voler ricoprire l’intera Italia. Ma chi sarà il responsabile della mattanza? Quali motivazioni lo spingono a cercare di creare disordine? Si riuscirà a mettere un argine alla situazione?
Lupi neri su Bologna è un bel romanzo, difficilmente classificabile in maniera univoca come giallo; è sicuramente un giallo, infatti, ma è venato in maniera decisa da tratti noir, e alcune caratteristiche lo avvicinano alla fantascienza e all’ucronia. I personaggi che lo popolano sono credibili, concreti, realistici e ben costruiti: per questo, spesso risultano agghiaccianti nella brutalità dei loro comportamenti. La descrizione di Bologna, vera protagonista, insieme ai personaggi narrati, del romanzo, è di quelle che fanno venire voglia di visitare la città anche a chi non ne hai mai avuto il desiderio.
Il libro è insolito e coraggioso: affronta tematiche calde come quella del pericolo di derive estremiste nel mondo occidentale con chiarezza e precisione, e tocca argomenti ancora sensibili come i fatti di Genova del 2001 senza scadere nella banalità, ma allargando la discussione in maniera intelligente. Nel testo non mancano brani giustamente inquietanti, ma la scrittura non scade mai in passaggi gratuiti o inutilmente cruenti. Lo stile è brillante e aderente all’intreccio, e calza a pennello con la storia.
Unico neo del romanzo è la difficoltà di reperimento: per i non-bolognesi, infatti, il libro risulta acquistabile quasi solo online.
Maria Di Piazza
Massimo Fagnoni, Lupi neri su Bologna, Minerva Edizioni, collana Gialli Minerva, 2013, pp. 256, euro 15,00.
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