Come scrivevo su Facebook, alla mia età l'amicizia assume connotati strani.
Come raccontavo ieri sera alla Feltrinelli di via dei Mille, i colleghi non sono necessariamente amici ma per loro si può morire o almeno rischiare di farsi male, fa parte del mestiere in divisa, del resto gli atti eroici fanno parte del servizio che noi tutti dovremmo mettere in conto quando scendiamo in strada.
Non siamo tutti eroi, di sicuro, ma nel mio lavoro ho imparato il piacere della condivisione di spazi e situazioni.
Valore impagabile e non facilmente reperibile.
I due amici che vedete in fotografia li incontro solo alle presentazioni, perché i ritmi di vita convulsi ci portano sempre lontano nel quotidiano, perché conduco una vita volutamente ritirata e ogni anno mi ritiro un pò di più come capita anche al corpo degli anziani e lo faccio volentieri, perché sono tendenzialmente un solitario che vive per lavoro sempre in mezzo alla gente.
Ieri sera ho ritrovato due cari amici Andrea Piselli il mio criminologo preferito e Marco Piovella il mio attore preferito, e ci siamo divertiti, dalla fotografia si intuisce forse.
Bel pubblico, c'era anche l'editore Roberto Mugavero che continuo a ringraziare e Nicola Catassi, giovane addetto stampa della Minerva che adesso credo sia a Torino per la fiera del libro.
Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questa nuova avventura e lunga vita al mio nuovo romanzo, Lupi neri su Bologna.
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