Un vero film d'azione l'immortale con un imperdibile Jean Reno.
La storia sembra nasca da un vero episodio che colpì l'opinione pubblica francese, il tentato omicidio di un esponente della mafia marsigliese sopravvissuto miracolosamente a 22 pallottole.
Il film è pieno di grandi attori francesi come puoi notare nella scheda linkata.
Lui è sempre il solito Leon, la faccia distrutta e martoriata dalle ferite della vita e causate dalla disumanità della sua carriera criminale.
Il personaggio è sempre in bilico fra l'uomo che ha sbagliato percorso e che fa di tutto per trovare la pace e il criminale perduto.
Mi ha colpito l'affinità con il mio ultimo romanzo Cielo d'agosto, che nasce da una vicenda analoga e molto comune nella storia dell'uomo, la difficoltà quasi insormontabile di smettere di fare del male quando grande parte della tua vita è stata dedicata a quel tipo di progetto.
Anche il protagonista del mio romanzo cerca a tutti i costi di sfuggire al proprio passato ma ne rimane, nonostante tutti i suoi sforzi, vittima.
La morale?
Ma esiste una morale?
Forse è quella che non possiamo sfuggire al nostro destino, possiamo pentirci, chiedere perdono e sperare in una fine il meno possibile dolorosa.
Alla fine è più spietata la legge della malavita che quella dello Stato.
Lo Stato può perdonare e redimere.
La malavita può solo eliminare chi cerca di uscire dal gioco.
Il film lo trovate su Sky
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