sabato 1 settembre 2012

D'oro e del rosso



Dei cavalieri e delle armi.
Non so perché ma è il primo pensiero che affiora alla fine della lettura di questo pregevole romanzo storico.
Una delle cose che mi ha insegnato Braudel quando all'università preparavo l'esame di storia moderna è l'importanza della storia vissuta dentro la storia stessa, nei mercati veneziani o genovesi, nelle strade del tempo che fu, ascoltando i rumori, assaporando i sapori e gli odori.
In questo nuovo romanzo di Roberto Colombari, mio conterraneo, ci sono molti combattimenti, battaglie, sangue e odio, rancore e vendetta, una vera faida perpetrata nel tempo e nello spazio fra due famiglie locali.
Famiglie bolognesi di mille anni fa che incarnano sentimenti attuali e spesso condivisi.
L'uomo perpetua sé stesso, e distrugge, crea, ama e odia oggi come mille anni fa.
Il contesto invece è assai diverso e diversi i modi di combattere.
Bellissime le descrizioni delle battaglie, degli assedi, e la rivisitazione di alcuni momenti e personaggi storici conosciuti da tutti, come la grande Matilde di Canossa.
Per chi ama la storia vista da vicino e quasi annusabile nei suoi profumi e nei suoi afrori, per chi ama Bologna e le sue vicende ma non solo, ecco un romanzo da non perdere.

Editore Pendragon

se volete un'idea del romanzo vi lascio un brano su you tube

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