Sembra bionico Guzzanti quando compare sul piccolo schermo. Ancora una volta la satira passa da Sky e si diffonde come un virus buono, uno di quelli che aiuta a pensare.
Guzzanti si rinnova, è uno dei pochi comici italiani che riesce a bucare lo schermo, con intelligenza, elegantemente, riesce a colpire a destra e sinistra, anzi come forse lui stesso sottolinea, dove un tempo c'era la destra, dove un tempo c'era la sinistra.
Centrata la scenetta delle primarie del PD in un paese, dove fra i vari candidati alle primarie vince il barista che sul palco si presenta con la lista delle ordinazioni.
Guzzanti si spende anche su Monti elencando il libero pensiero italico sui diversi sentimenti che il nostro attuale presidente del Consiglio riesce a suscitare.
La trasmissione è come al solito velocissima, e dura poco come ogni bel gioco.
Ultimo personaggio della veloce carrellata è l'uomo di Dio che già aveva uno spazio importante nel suo spettacolo teatrale.
La sua preparazione in questioni teologiche è evidente, graffiante la satira.
Penso che lo spettacolo sia rintracciabile in rete, come tutto ormai.
Guzzanti è consigliabile prima di cominciare una giornata fra spread e crisi globale, per qualche minuto riduce le ansie, dà ai pensieri la giusta collocazione.
Lunga vita alla satira e ai comici come lui.
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