Ho visto le ultime tre puntate del Giovane Montalbano.
Sicuramente Ibla complice che fa da sfondo alle tre storie, mi sono trovato di fronte a un prodotto televisvo che non solo non mi ha fatto rimpiangere Zingaretti e il suo gruppo di bravi attori, ma forse me l'ha fatto preferire, a dimostrazione del fatto che più delle storie, più della trama, in questo format conta l'intero pacchetto, lo stile impareggiabile di Camilleri, la sua innata capacità di inventare i personaggi e la bravura degli attori nell'interpretarli.
Trovo il segreto di Camilleri tutto qui, nella cura dei personaggi, nella definizione dei ruoli, nella intelligenza dei dialoghi.
Montalbano giovane o vecchio, Zingaretti o Riondino, buca lo schermo insieme a quella porzione magica della Sicilia, tutta contenuta nello spazio dello sguardo che riesce a evocare un universo pure rimanendo nel ristretto cerchio di un paese incantato e incantevole come Ibla/Vigata.
Riondino è comunque bravo, a mio avviso, espressivo e bravi tutti gli attori di questa serie, non ci avrei scommesso un euro e come al solito avrei fatto male.
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