Eccomi nel girone dantesco di un qualsiasi CUP emiliano, centro unitario prenotazioni.
Intanto per chi avesse necessità di capire cosa cambierà nel suo rapporto con la sanità, spiego subito.
Recatevi presso un centro unitario prenotazioni (CUP) prendete una copia della nuova autocertificazione per componente familiare ( 4 persone, 4 copie) compilate e riconsegnate. Il modello è facile e le fasce di reddito facilmente riconoscibili, sono 3 e la maggiore parte di noi ricade nella seconda, quella dei cittadini che stanno pagando il prezzo più doloroso di questa crisi senza via d'uscita apparente.
Dopo avere consegnato il modello sarete di nuovo schedati e inseriti in un data base che comporterà per voi un esborso di circa 5 euri in più a prestazione, più o meno tutto qui.
Ma l'atmosfera di questi luoghi, quella vale molto di più di 5 euri.
Confusione, ansia, paura, ridondanza.
Anziani spaesati e impacciati, adulti seccati e sudati in fila, per ripagare una gabella già pagata.
E' tempo buttato, il nostro tempo, quello della nostra vita, nella quale devi prendere un permesso, un giorno di ferie, rubandolo ancora una volta al lavoro, che dovrebbe essere il motore della ripresa.
E se avessimo sbagliato tutto?
E se fosse vero che ormai il debito è andato oltre e faremo la fine della Grecia?
Ma la Grecia che fine ha fatto? Mi sembra che sia ancora lì.
A chi giova tutta questa confusione?
Forse si sono accorti che non è più necessario ammazzarci nelle piazze, è sufficiente instillare in ognuno di noi il dubbio di essere la causa prima della nostra rovina economica.
Fate un giro in un CUP emiliano una di queste mattine, poi ne riparliamo.
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