Ho appena terminato questo romanzo di Chuk Palahniuk autore del più famoso Fight Club dal quale è stato tratto l'omonimo film con Brad Pitt etc.
Non mi piace Palahniuk non lo inviterei a cena o al cinema, ma il suo stile è penetrante, aggettivo adatto anche al libro che racconta le vicende di una porno diva sul viale del tramonto decisa a battere il record di 600 accoppiamenti filmati.
La trama è poco interessante, la morale inesistente, forse, ma l'ambientazione è perfetta, si svolge in un unico ambiente, come nelle migliori commedie, e la descrizione dei personaggi chiamati con numeri impressi con inchiostro indelebile sulla pelle è potente.
Sembra di esserci in quel girone dantesco intriso di odori e sapori, e sudore e tensione di una diversa umanità maschile al di là di ogni possibile aspirazione esistenziale o artistica, tutti accomunati dal loro obiettivo, avere cinque minuti di sesso e gloria con la loro diva preferita.
Un'altra invenzione geniale è legata alle citazioni cinematografiche.
La filmografia hard che compone la carriera della porno diva è composta da grandi titoli stravolti e quindi "la gatta sul tetto che scotta" diventa la gatta sul tetto che scopa, o qualcuno scopò sul nido del cuculo e così via in un gioco continuo di rimandi a grandi film che nel romanzo diventano i titoli dei film di una porno diva al tramonto.
Poi ci sono citazioni (vere?) di aberrazioni stilistiche di diversi divi da Marilyn Monroe a Clark Gable dove il mondo dello spettacolo quello di serie a viene presentato come un' altra galleria degli orrori di uomini e donne sminuzzati dal'industria dello spettacolo e trasformati in corpi senz'anima.
Che dire, l'ho letto in tre giorni e un motivo ci sarà.
C'è sempre un motivo, del resto lui vende molto più di me :-)
Non mi piace Palahniuk non lo inviterei a cena o al cinema, ma il suo stile è penetrante, aggettivo adatto anche al libro che racconta le vicende di una porno diva sul viale del tramonto decisa a battere il record di 600 accoppiamenti filmati.
La trama è poco interessante, la morale inesistente, forse, ma l'ambientazione è perfetta, si svolge in un unico ambiente, come nelle migliori commedie, e la descrizione dei personaggi chiamati con numeri impressi con inchiostro indelebile sulla pelle è potente.
Sembra di esserci in quel girone dantesco intriso di odori e sapori, e sudore e tensione di una diversa umanità maschile al di là di ogni possibile aspirazione esistenziale o artistica, tutti accomunati dal loro obiettivo, avere cinque minuti di sesso e gloria con la loro diva preferita.
Un'altra invenzione geniale è legata alle citazioni cinematografiche.
La filmografia hard che compone la carriera della porno diva è composta da grandi titoli stravolti e quindi "la gatta sul tetto che scotta" diventa la gatta sul tetto che scopa, o qualcuno scopò sul nido del cuculo e così via in un gioco continuo di rimandi a grandi film che nel romanzo diventano i titoli dei film di una porno diva al tramonto.
Poi ci sono citazioni (vere?) di aberrazioni stilistiche di diversi divi da Marilyn Monroe a Clark Gable dove il mondo dello spettacolo quello di serie a viene presentato come un' altra galleria degli orrori di uomini e donne sminuzzati dal'industria dello spettacolo e trasformati in corpi senz'anima.
Che dire, l'ho letto in tre giorni e un motivo ci sarà.
C'è sempre un motivo, del resto lui vende molto più di me :-)
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